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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Lorenzin: “Tutela salute materno-infantile è priorità della programmazione sanitaria”

12 luglio - "La tutela della salute materno-infantile è uno degli obblighi prioritari della programmazione sanitaria”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in una messaggio inviato alla conferenza stampa di presentazione del progetto 'Regaliamo Futuro', svoltasi questa mattina al dicastero della Salute. "Investire nella prevenzione, nella sinergia tra tutela e cura dell'insieme bambino-famiglia, dalle fasi prenatali fino ai servizi destinati ai giovani durante l'età adolescenziale, rappresenta un obiettivo prioritario di politica sanitaria - ha proseguito il ministro - La promozione attiva della salute, dello sviluppo e dell’assistenza al bambino nelle varie fasi dell’età evolutiva (infanzia e adolescenza) hanno trovato sempre particolare attenzione nei Piani Sanitari Nazionali e più specificatamente nel Progetto Obiettivo materno-infantile. Pertanto, per garantire unità, efficienza e coerenza negli interventi dell’area materno-infantile e vista l’afferenza in essa di molteplici discipline tra loro omogenee, affini e complementari, si prevede l’organizzazione di tutti gli interventi utili alla realizzazione di un sistema integrato di servizi alla persona”.

Per il ministro gli obiettivi strategici da condividere per garantire la salute del neonato, del bambino devono prevedere:
- la realizzazione di una maggiore integrazione tra ospedale e territorio, tramite la presa in carico e la continuità assistenziale, con lo scopo di costruire una Rete Integrata di Servizi, organizzata su base aziendale, intesa come modalità di risposta ai fabbisogni della popolazione;
- la riorganizzazione di Servizi di emergenza-urgenza pediatrica;
- la riduzione di ricoveri inappropriati in età pediatrica;
- il miglioramento dell’assistenza ai bambini e agli adolescenti affetti da gravi patologie mediante lo sviluppo di modelli integrati tra Centri specialistici, ospedali, attività assistenziali territoriali, quali l’assistenza psicologica e sociale, la scuola, le associazioni dei malati e il privato no profit.

In merito alla promozione della salute, all’adozione di stili di vita salutari e all’assistenza dell’adolescente sul territorio, “devono essere previsti modelli operativi che garantiscano una forte integrazione tra specialisti in pediatria e medici di medicina generale, non solo dell’area medica, ma anche psicosociale e del mondo della scuola”, ha spiegato.

“Il modello per l’assistenza all’adolescente nell’area delle cure primarie dovrebbe prevedere che il Pls o il Mmg, a cui sono affidati gli adolescenti - a continuato Lorenzin - deve essere formato sui problemi di questa particolare fascia di età e conoscere i percorsi e le iniziative che possono essere messe in atto sia a livello individuale che collettivo ed identificare il modo migliore per affrontare i disagi psico-socio-comportamentali più importanti, i problemi mentali e le patologie neuropsichiatriche degli adolescenti. Va implementata, quindi, una stretta integrazione con i Servizi ed i reparti dell’ospedale di riferimento di area.

“Il Consultorio Familiare deve rivestire un ruolo primario nella promozione e tutela della salute dell’età evolutiva che, grazie al fondamentale raccordo con la scuola, collabora per attuare gli interventi a tutela della salute dell’età evolutiva e delle problematiche familiari con particolare riferimento alle condizioni sociali più deboli - ha concluso - È a livello distrettuale che deve essere poi garantita la continuità assistenziale e quindi la presa in carico, attraverso l’integrazione ospedale-territorio, che potrà vedere come risultato anche il contenimento dei ricoveri impropri”.
 
12 luglio 2013
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