1 ottobre - "Questa del Nas di Firenze è una maxi-operazione di cui spaventano i numeri, il coinvolgimento di medici e case farmaceutiche e la filiera organizzativa. Le fattispecie di reato sono gravissime. Pacchetti di pazienti, a centinaia, venivano spostati come oggetti, come se fossero 'venduti', sfruttando un programma di sperimentazione nazionale contro la psoriasi''. Lo ha affermato il sottosegretario alla salute Francesca Martini intervenendo alla conferenza stampa in cui è stata illustrata l'inchiesta per corruzione, falso e truffa ai danni allo Stato da parte di medici e case farmaceutiche. Il sottosegretario Martini ha detto che lo Stato e le forze dell'ordine monitorano sempre la situazione in campo sanitario, ma ha anche osservato che ''le Regioni, che hanno la gestione della sanità e che devono curare l'appropriatezza della spesa sanitaria, hanno il compito del controllo del territorio''. ''Se protocolli clinici gonfiati - ha ipotizzato Martini - dovessero introdursi nell'organizzazione sanitaria protraendosi senza termine, il danno, quanto meno economico, sarebbe ingente''. ''È - sempre secondo Francesca Martini - in una situazione di grande difficoltà per la sanità pubblica che ancora una volta dobbiamo rilevare il comportamento illecito di industrie farmaceutiche con medici. Grazie al Nas e alla magistratura abbiamo, non solo scoperto un danno che vale milioni di euro ma, cosa più importante, abbiamo tutelato la salute di cittadini affetti da gravi patologie croniche che erano stati coinvolti loro malgrado in questa vicenda. Ora serve un atteggiamento rigoroso e, pur essendo le responsabilità personali, auspico che si possa addivenire ad una valutazione compiuta da parte della magistratura che porti a delle pene esemplari''.

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