27 gennaio -
Conoscevo Francesco Marabotto da tanti anni. Pur essendo quasi coetanei per me è stato sempre un “maestro”. Autorevole, mai smargiasso, sempre disponibile a un confronto e anche alla battuta. Perché Francesco era anche molto empatico. Ti trasmetteva sapere ma anche complicità e amicizia.
Da lui ho imparato molto, a distanza. Se avevo un dubbio su come o quando dare una notizia sapevo che da parte sua avrei avuto il suggerimento giusto. Il consiglio opportuno per dare il meglio.
Con lui è cresciuta una generazione di cronisti della sanità che oggi costituisce una validissima squadra, nell’Ansa, ovviamente, ma non solo. Per un’informazione corretta, equilibrata, approfondita in un settore dove anche la notizia più banale è “sensibile” perché tocca la vita delle persone.
Ti ho voluto molto bene, Francesco e mi mancherai moltissimo.
C.F.