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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Il sondaggio. Le italiane e la contraccezione

28 maggio - Il 19% delle donne ha affrontato una gravidanza indesiderata. In 1 caso su 3 la donna stava utilizzando un metodo contraccettivo. E solo il 16% ha affermato di sentirsi ben informata su tutti i metodi contraccettivi disponibili.
 
Sono questi i dati del sondaggio internazionale condotto da Gfk Health Care nel 2013 in 17 Paesi (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Francia, Germania, Italia, Corea, Messico, Svezia, Svizzera, UK, Ucraina and USA) e presentato al 13° Congresso della European Society of Contraception and Reproductive Health che si apre oggi a Lisbona.
 
In totale sono state intervistate 8.873 donne d’età compresa tra i 20 e i 30 anni. In Italia le partecipanti sono state 456, di queste 151 avevano già avuto un figlio.
 
Dal sondaggio condotto tra le donne italiane è emerso che molte affermano di essere cresciute con falsi miti e pregiudizi sulla contraccezione. Le “bufale” più diffuse sono:
il coito interrotto è un efficace sistema contraccettivo (31%); è impossibile rimanere incita durante la prima esperienza sessuale (29%); si può rimanere incinta con un bacio (11%); la Coca-Cola può funzionare come uno spermicida (7%).
 
Al di là della pillola e preservativo, le intervistate hanno dimostrate lacune nella conoscenza di tutte le opzioni contraccettive soprattutto su sistemi intrauterini a rilascio ormonale (IUS) o i sistemi intrauterini al rame (Iud): il 37% delle intervistate non conosce  lo Ius  e il 41% non sa che lo Ius per essere efficace deve essere inserito nell’utero
 
Una donna su 5 non ha mai parlato con il proprio medico di contraccezione. Quelle che invece hanno affrontato il tema sostengono nel 36% dei casi, durante l’ultima visita, è stata consigliata la pillola. Gli altri metodi sono stati discussi brevemente (o non menzionati del tutto).
I principali motivi che spingono una donna a cambiare contraccettivo sono: le raccomandazione del ginecologo (28%), la maggiore efficacia di un nuovo metodo (27%), i minori rischi di un nuovo metodo (25%) la preoccupazione per possibili effetti collaterali (21%).
 
Infine, alla domanda “il metodo contraccettivo che stai utilizzando si adatta perfettamente alle mie esigenze attuali?” l’1% delle intervistate si è dichiarata completamente d'accordo, il 51% parzialmente d'accordo, l’11% un po’ in disaccordo e l’1% completamente in disaccordo.
28 maggio 2014
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