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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

La sanità digitale tra condivisione di dati e tutela dei diritti del paziente

20 giugno - L’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico, ispirata all’obiettivo di facilitare la verifica delle informazioni e di migliorarne la comunicazione in un’ottica di ottimizzazione del percorso curativo, esige il coinvolgimento del paziente a protezione dei dati afferenti la sua sfera personale. "Tale coinvolgimento si esprime sia in forma di manifestazione preventiva del consenso informato sia con la modalità inibitoria dell’oscuramento dei dati sensibili su richiesta degli interessati", ha precisato Guerino Fares, Docente di Diritto sanitario nell’Università Roma Tre.

Vi è, poi, il tema della organizzazione, archiviazione e gestione dei dati e del loro trattamento e custodia da parte dei soggetti a cui l’ordinamento giuridico affida tale compito.
"Qui entrano in campo le disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali (d. lgs. n. 196 del 2003) – ha proseguito Fares -. L’analisi del quadro normativo in cui si inserisce Fascicolo Sanitario Elettronico, condotta secondo una chiave di lettura che valorizzi la individuazione di un punto di equilibrio fra diritto di accesso e tutela della privacy, svela la centralità del consenso prestato dal paziente e il ruolo di indirizzo e vigilanza delle autorità preposte al controllo, chiamate a dettare apposite linee guida e, fra l’altro, a individuare i parametri di accesso ai dossier sanitari e i soggetti legittimati ad accedervi, appartengano essi alla struttura sanitarie o siano estranei al rapporto medico, a prescrivere le misure da adottare per la prevenzione e la repressione di accessi indebiti, ad incentivare i processi di revisione delle caratteristiche dei sistemi informativi e le politiche di sensibilizzazione del personale sanitario". 
20 giugno 2014
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