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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Rimondi (Assobiomedica): “Patto Salute consideri pagamenti come criterio per valutare la gestione delle strutture sanitarie”

19 giugno - “Nonostante i tempi di pagamento nei confronti delle imprese di dispositivi medici siano decisamente superiori rispetto a quanto stabilito dalla normativa comunitaria, con una media nazionale di 207 giorni di ritardo, non bisogna dimenticare che sono decisamente diminuiti, conseguendo il livello migliore degli ultimi 20 anni”. Questo il commento del Presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi, sulla procedura d’infrazione che la Commissione europea ha aperto nei confronti dell’Italia sui ritardati pagamenti da parte della Pubblica amministrazione.

“Questo evidente miglioramento – ha dichiarato Rimondi - non deve però far dimenticare che l'obiettivo è e rimane quello di raggiungere i 60 giorni previsti dalla legge per i debiti sanitari. I tempi di pagamento di alcune regioni sono ancora scandalosi a partire dalla Calabria che continua a detenere la maglia nera con una media di ritardo di 848 giorni”.

“L’interesse e l’attenzione mostrati dal Governo nei mesi scorsi nei confronti delle imprese – ha concluso il Presidente di Assobiomedica - fanno ben sperare in una boccata d’ossigeno, soprattutto per settori, come il nostro, che hanno come principale cliente lo Stato. Ci auguriamo che venga disposta a settembre, come promesso, una nuova importante tranche di pagamenti per saldare definitivamente il debito pregresso, che ad oggi ammonta a 3,6 miliardi di euro. Inoltre, il Patto per la Salute dovrebbe considerare quello dei pagamenti come criterio di valutazione della gestione delle strutture sanitarie, con l’obiettivo di individuare anche i tempi di liquidazione delle fatture tra le inefficienze che danneggiano la Sanità”.



               
Scoperto Mercato Dispositivi Medici    
       
Aggiornamento Aprile 2014    
       
Regione - Stima Scoperto Dispositivi medici  -  %  Scoperto -   Giorni di attesa per pagamento
                
VALLE D'AOSTA   3.739.000       0,1%     71    
PIEMONTE          354.607.000     9,7%    239    
LIGURIA    86.114.000     2,3%    127    
LOMBARDIA    242.219.000     6,6%    94    
TRENTINO A.A.    27.787.000     0,8%    84    
VENETO    243.374.000     6,6%    170    
FRIULI    40.961.000     1,1%    80    
EMILIA ROMAGNA    219.005.000    6,0%    142    
TOSCANA    272.923.000     7,4%    201    
MARCHE    50.014.000     1,4%    98    
UMBRIA    42.673.000     1,2%    142    
ABRUZZO    79.110.000     2,2%    135    
MOLISE    95.279.000     2,6%    824    
LAZIO    442.275.000     12,0%    260    
CAMPANIA    478.057.000      13,0%    374    
BASILICATA    23.921.000      0,7%    136    
PUGLIA    250.161.000      6,8%    213    
CALABRIA    382.601.000      10,4%    848    
SICILIA    254.594.000      6,9%    248    
SARDEGNA    84.052.000      2,3%    164    
NAZIONALE    3.673.467.000      100,0%    207    
               
Dati elaborati dal Centro Studi di Assobiomedica – Osservatorio Crediti
 
19 giugno 2014
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