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QS Edizioni - domenica 12 maggio 2024

Marini, Cnb: "Su fine-vita solo i giudici possono decidere

13 gennaio - “Pensare di imbrigliare scelte individuali come quelle sul fine-vita in una legge, e cioè in uno strumento normativo che vale per tutti i cittadini indipendentemente dai loro convincimenti morali o confessionali, è una mostruosità giuridica”. Lo ha dichiarato attraverso una nota Luca Marini, giurista e Vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, commentando la notizia del pronunciamento secondo cui un cittadino ha il diritto di affidare a un tutore legale la propria volontà di non essere sottoposto a certi trattamenti medici in caso di perdita di coscienza.
 
“È evidente – ha aggiunto Marini – che decisioni così rilevanti non possono che essere prese volta per volta e con riferimento ai singoli casi concreti, proprio come hanno fatto i giudici di Firenze conformemente al ruolo della giurisprudenza e del diritto vivente”.
 
“Va poi ricordato – è la conclusione di Marini – che quanti invocano oggi la conclusione dell’iter parlamentare sul testamento biologico e l’approvazione della legge relativa sono gli stessi che, poco tempo fa, si opponevano ad ogni intervento normativo sul fine-vita. Il voltafaccia dei cattolici sull’argomento conferma che la dimensione politica delle problematiche bioetiche finisce sempre per prevalere su ogni altra”.
13 gennaio 2011
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