Come molte discipline anche la chirurgia plastica ed estetica hanno il proprio lessico, fatto di termini nati dalla fantasia dei media o diventati di uso corrente dopo essere usciti dagli studi medici. La progressiva diffusione di interventi e nuove tecniche operatorie, ma anche prodotti e dispositivi medici hanno favorito la diffusione di questo 'glossario' specialistico anche tra i non addetti ai lavori, una democratizzazione che permette una migliore comunicazione tra medico e paziente con vantaggio per entrambi. Tuttavia non sempre questi termini sono utilizzati con precisione.
Per questo Pietro Lorenzetti, specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Roma e Milano, ha pensato di scrivere il primo “Dizionario non autorizzato della Chirurgia Plastica” contenente i termini che maggiormente ricorrono nel mondo della bellezza e della chirurgia plastica, da sapere se si ha in programma la visita con uno specialista, si è deciso di fare un ritocchino o anche solo per non sbarrare gli occhi in una espressione interrogativa durante una chiacchierata con le amiche.
“Comprendere correttamente è molto importante in medicina” spiega Lorenzetti. “In molti casi di fronte ad una parola sconosciuta le persone non chiedono spiegazioni per vergogna e inadeguatezza. Eppure molti studi hanno mostrato come circa l'80% delle cause legali in medicina sono dovute a difetti di comunicazione, fraintendimenti o incomprensioni. E' il medico che deve accertarsi di essere stato capito e la stesura di questo Dizionario è un piccolo sforzo in questo senso”.
Il “Dizionario Non Autorizzato della Chirurgia Plastica”, questo il titolo completo, riunisce termini tecnici e scientifici ad altri totalmente inventati ma entrati nell'uso comune come “boob tax”, “effetto Thussaud” e “frozen face”.
Il libretto è scaricabile e stampabile gratuitamente dal sito www.pietrolorenzetti.it.