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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Cronache

Telefonini. Cassazione: "Va riconosciuta malattia professionale per danni da uso prolungato"

immagine 18 ottobre - L'uso massiccio del cellulare, per parecchie ore al giorno, e per un lungo periodo di anni, può avere "un ruolo almeno concausale" nella genesi di alcuni tumori dei nervi cranici. Lo ha sottolineato la Cassazione in una sentenza con la quale ha respinto il ricorso dell'Inail.
Un nuovo colpo di scena nella lunghissima querelle sui possibili effetti nocivi per la salute dall'uso dei cellulari, soprattutto se prolungato e costante nel tempo.
Con una sentenza che farà discutere (n.17438 del 12 ottobre scorso) la Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso dell'Inail che negava la legittimità della richiesta di riconoscimento di malattia professionale, con invalidità dell'80%, a un manager che per dodici anni ha usato per lavoro il suo cellulare per cinqe-sei ore al giorno.
 
Inoltre la Suprema Corte ha riconosciuto la "maggiore attendibilità" degli studi epidemiologici indipendenti sui danni da cellulare rispetto a quelli "cofinanziati dalle stesse ditte produttrici di cellulari". 
In primo grado, era stata accolta la posizione dell'Inail. Verdetto ribaltato in appello. E ora la decisione finale della Cassazione che non ha accolto il ricorso dell'ente che sosteneva come diversi studi scientifici non avessero confermato danni alla salute per uso del telefonino.
La Cassazione ha replicato che gli studi indipendenti condotti dal gruppo 'Hardell', tra il 2005 e il 2009, che hanno evidenziato un maggiore rischio di insorgenza di neoplasie negli utilizzatori 'forti' di telefonia mobile, sono correttamente stati considerati di "maggiore attendibilità" dai giudici della Corte di Appello.
 
E questo perchè "stante la loro posizione di indipendenza, ossia per non essere stati cofinanziati, a differenza di altri, anche dalle stesse ditte produttrici di cellulari".
 
L'Inail, invece, insiesteva per attendere l'esito dello studio epidemiologico internazionale 'Interphone' coordinato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro dell'Oms e finanziato dall'Unione Europea e dai produttori di telefonini.  
18 ottobre 2012
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