La Sicilia per la prima volta dal dopoguerra sarà governata da una giunta di centrosinistra. A guidarla l’ex sindaco di Gela Rosario Cancellieri del Pd che ha vinto con il 30,5% dei voti, capeggiando una lista basata sull’alleanza tra il partito di Bersani e quello di Casini.
Al secondo posto si piazza il candidato della lista presentata da Pdl e Destra e altre forze minori Nello Musumeci che prende il 25,7% dei voti, mentre il partito di Alfano si ferma al 12,9% (- 20% rispetto alle precedenti elezioni).
La vera sorpresa è stata però la forte affermazione del cadidato del Movimento 5 stelle Giancarlo Cancellieri che ha preso il 18% dei voti, facendo del partito di Beppe Grillo il primo della Sicilia per numero di voti.
La vera sorpresa è stata però la forte affermazione del cadidato del Movimento 5 stelle Giancarlo Cancellieri che ha preso il 18% dei voti, facendo del partito di Beppe Grillo il primo della Sicilia per numero di voti.
Ma l'elemento più controiverso resta senz'altro l'astensionismo: il 52,6% degli aventi diritto ha infatti deciso di disertare le urne. E anche questo è un record.
Il nuovo Parlamento siciliano sarà così composto: la coalizione di Crocetta arriva complessivamente 30 deputati (14 del Pd, 11 dell'Udc e 5 della lista "Crocetta"); il Movimento 5 Stelle avrà 15 seggi; il Pdl 12 seggi; 4 seggi ciascuno al Cantiere popolare di Saverio Romano e alla lista Musumeci presidente
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