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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Cronache

Malasanità: Martini, “Direttori generali sono i primi responsabili”

immagine 14 settembre - Così il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, intervenendo alla trasmissione televisiva Pomeriggio sul 2. Sono loro che "hanno le responsabilità organizzative e sono loro che nominano i primari".
La malasanità è causata da tanti elementi, ma “i primi ad essere messi in discussione devono essere i direttori generali, insieme al personale interno alla struttura”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, intervenendo alla trasmissione televisiva Pomeriggio sul 2. Secondo Martini, infatti, la malasanità è causata principalmente da malfunzionamenti organizzativi di cui i primi responsabili sono i direttori generali, ma anche il personale che non esegue correttamente le procedure raccomandate.
Con riferimento alle recenti vicende di cronata, il sottosegretario ha sottolineato il dovere di "accertare le responsabilità in maniera puntuale e riferite alle persone che hanno sbagliato. Questo avviene attraverso le perizie medico legali e le indagini della magistratura”. Ma è un compito che spetta anche alle direzioni delle strutture sanitarie, “perché l’autoregolamentazione deve essere anzitutto interna”, ha sottolineato Martini ricordando che i direttori generali “hanno responsabilità organizzative, ma anche sulla nomina dei primari e sulla professionalità dei medici che operano nella struttura”.
Nel caso della rissa tra ginecologi al Policlinico di Messina, “quella è delinquenza, al di là di ogni altra considerazione”. Comportamenti fuori dall’etica professionale per i quali il sottosegretario chiede severi provvedimenti disciplinari: dalla sospensione alla radiazione dall’Ordine dei Medici.
Vicende come quelle che si sono verificate nelle ultime settimane “distruggono decenni di grande lavoro di strutture e professionisti”, ha aggiunto il sottosegretario ribadendo che il sistema sanitario italiano offre ogni giorno prestazioni di alta qualità. In ogni caso, ha evidenziato Martini, “occorre sempre usare cautela: quando c’è un danno a un paziente, prima di trarre conclusioni, deve essere accertata la causalità tra il danno e la responsabilità medica”.
 
L.C.
 
14 settembre 2010
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