"La politica non deve puntare all'abbattimento dello Stato sociale e democratico, erodendo i diritti sociali, pena la crescita delle diseguaglianze e il conseguente indebolimento della democrazia partecipativa".
Lo ha detto oggi, in un'intervista a Radio Vaticana, monsignor Mario Toso, Segretario del Pontificio consiglio giustizia e pace. "Senza i diritti sociali non sono fruibili i diritti civili e politici - ha continuato- e analogamente, non si debbono contrapporre politiche dello sviluppo e politiche sociali".
"Se tagli sugli sprechi debbono essere fatti, se tassazioni ci debbono essere - ha sottolineato Toso - ciò non significa penalizzare gli investimenti nella ricerca, nell'innovazione, nello studio, in nuove aree di operosità. Si dovrebbe escluderli, indefinitiva, dal deficit di bilancio. Essi rappresentano le condizioni indispensabili per favorire la crescita e la ricchezza nazionale".
"Ma alla luce della totalità dei diritti - conclude - la politica non dovrebbe, penalizzare i credenti discriminando la libertà religiosa nelle sue varie articolazioni, come anche l'obiezione di coscienza nei confronti dell'aborto, della guerra, dell'eutanasia".