toggle menu
QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Cronache

La svolta della Coca Cola. Uno spot contro l'obesità. "Ma non è solo colpa delle bibite gassate"

immagine 16 gennaio - La multinazionale di Atlanta ha mandato in onda ieri in Usa un messaggio pubblicitario per promuovere uno stile di vita salutare e allarmare sui rischi che i chili di troppo comportano in termini di salute. Ricordati gli sforzi messi in campo dall’azienda per produrre bevande a basso contenuto calorico.
La Coca Cola interviene nel dibattito sull'obesità mandando in onda in tv, per la prima volta, una serie di spot pubblicitari di due minuti durante le trasmissioni di punta dei maggiori network americani. Il messaggio è che l'aumento di peso è dovuto al consumo di calorie in eccesso di qualsiasi tipo, non solo dalle bibite gassate. Nei due minuti di messaggio commerciale, si sottolineano gli sforzi messi in campo dall'azienda per produrre bevande a basso contenuto calorico e si ricordano agli spettatori tutti i cibi ipercalorici.

Lo spot apre con una voce femminile che dice: "Oggi ci piacerebbe che la gente si confrontasse con qualcosa che riguarda tutti noi, l'obesità". "Se mangi e bevi più calorie di quelle che bruci, metti su peso", aggiunge. Mentre un altro spot, che andrà in onda nei prossimi giorni, spiega le attività fisiche che permettono di bruciare le "140 calorie felici" contenute in una lattina di coca.

Secondo le più recenti stime l’obesità in America sta aumentando in maniera galoppante e nell’ultimo decennio è cresciuta del 70 %, riguardando ormai due terzi degli adulti e un terzo della popolazione infantile. Senza pensare ai cittadini "mediamente grassi" che rappresentano circa un terzo della popolazione americana.

Non sono mancate le critiche. Molti,  infatti, hanno interpretato l’iniziativa come una risposta alla crescente pressione contro le bevande gassate, negli Stati Uniti e non solo. La città di New York, per esempio, si sta preparando a vietare le bibite zuccherate formato 'maxi' in ristoranti, cinema e stadi.
16 gennaio 2013
© QS Edizioni - Riproduzione riservata