L’Unione Europea sta preparando una direttiva per trasformare la maggior parte delle sigarette elettroniche in prodotti medicinali. Come anticipato da
Repubblica.it, il testo prevede che i vaporizzatori di nicotina con capacità superiore a due milligrammi – cioè il 90% del mercato – possano essere venduti soltanto in farmacia, venendo quindi sottoposti alla stessa regolamentazione dei medicinali. Una misura che sarà sottoposta a un lungo iter e che dovrebbe essere operativa dal 2014.
"La Commissione Europea ha sentito il bisogno di dare una normativa a questo mercato letteralmente in esplosione", spiega a
Repubblica.it Paola Testori Coggi, che dirige il Dipartimento salute e consumatori a Bruxelles. "Le sigarette con capacita superiore ai due milligrammi saranno considerate prodotti medicinali. Quindi devono avere una specifica autorizzazione ed essere venduti in farmacia".
L’assunto da cui parte la direttiva europea è che le sigarette elettroniche possono essere altamente nocive. Soprattutto in virtù del fatto che molto spesso intercorre una grossa differenza tra i veri livelli di nicotina e quelli riportati sulle etichette. Secondo una ricerca uscita alla fine del 2012 su Nicotine and Tobacco Research, sedici apparecchi fra i più diffusi in Gran Bretagna e Stati Uniti, dopo 20 serie di 15 aspirazioni – fatte da una macchina e quindi identiche tra loro – hanno rilasciato valori di nicotina variabili tra 0,5 e 15,4 milligrammi. Un divario enorme.