toggle menu
QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Cronache

I vaccini fanno diventare gay? Conversano (Siti):  “No, salvano vite umane”

immagine 26 marzo - La Società italiana di Igiene prende posizione in merito alle dichiarazioni sui vaccini fatte da Gian Paolo Vanoli che aveva associato le vaccinazioni all’omosessualità.” I vaccini sono una delle più grandi scoperte della medicina e il loro utilizzo ha consentito di salvaremilioni di persone”.
“I vaccini sono stati, e costituiscono ancora oggi, una delle più grandi scoperte della medicina e il loro utilizzo ha consentito di salvare negli anni milioni di persone, sconfiggendo pericoli attuali per la salute. Stupisce che ci sia chi pensi all’omosessualità, definendola malattia, come ‘effetto’ delle vaccinazioni”. Così, Michele Conversano, presidente della SItI, Società Italiana di Igiene – Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, in merito alle dichiarazioni di Gian Paolo Vanoli, che si definisce esperto di sanità e simpatizzante del Movimento 5 Stelle.

“Le vaccinazioni - prosegue Conversano - hanno dimostrato di incidere in maniera efficace sulla Salute Pubblica, eradicando o controllando malattie che erano dei veri e propri flagelli e che purtroppo mietono ancora tante vittime nei Paesi che non hanno ancora a disposizione questi importanti strumenti di salute”. Il confronto sui rischi e benefici dei vaccini non è mancato all’interno della comunità scientifica e i movimenti antivaccinatori hanno potuto esprimere, come è giusto in una democrazia, il loro dissenso verso la pratica vaccinale. “Ma la verità scientifica non è oggetto di regole democratiche, semplicemente è dimostrata oppure no, e non c’è ‘maggioranza’ che possa cambiarla - sottolinea il presidente della SItI. Le notizie che in questi giorni stanno rimbalzando sulla Rete, secondo cui ci sarebbe un’associazione tra vaccinazioni ed omosessualità, e la definizione di quest’ultima come malattia, dimostrano come esista anche un’area ‘pseudo scientifica’ dalla quale - conclude Conversano - ci piacerebbe che tutti prendessero le distanze”.
26 marzo 2013
© QS Edizioni - Riproduzione riservata