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QS Edizioni - domenica 19 maggio 2024

Cronache

Milano. La Statale denuncia animalisti per blitz contro vivisezione

immagine 23 aprile - Gli attivisti del gruppo "Fermare Green Hill", lo scorso 20 aprile, avevano liberato centinaia di animali dalla sede dell'Istituto di Neuroscienze del Cnr. L'accusa del rettore: "Anni di lavoro persi". Duro anche Garattini, del Mario Negri. "La sperimentazione animale necessaria per realizzare progressi".
Il rettore della Statale, Gianluca Vago, e il direttore del dipartimento di bioscienze del Cnr, Tullio Pozzan, hanno sporto denuncia contro gli animalisti del gruppo “Feramare Gree Hill” che, lo scorso 20 aprile, erano entrati nello stabulario del Dipartimento di biotecnologie mediche e medicina traslazionale dell’Università degli Studi di Milano, sede dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr. L’occupazione era avvenuta durante una manifestazione contro la vivisezione: gli ambientalisti si erano incatenati alle porte impendendo a poliziotti e ricercatori di entrare nel laboratorio. Dopo una trattativa durata dieci ore i manifestanti erano usciti portando con sé un centinaio di topi e un coniglio, poi liberati in via Vanvitelli.

I due docenti hanno definito l'azione una "aggressione con conseguente devastazione" e hanno fatto notare che "anni di lavoro" sono andati perduti. Dura presa di posizione anche da parte di Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.  “Non è tollerabile che il nostro lavoro – ha tuonato - possa essere vanificato da persone che operano come se non esistessero le leggi e compiano reati che rischiano di rimanere impuniti. La sperimentazione animale è ancora necessaria se si vogliono realizzare progressi nella terapia delle malattie, progressi che sono attesi dai tanti ammalati ancora privi di cure. La propaganda delle cosiddette sperimentazioni alternative sono una falsità perché cellule in vitro non sostituiscono la complessità del più semplice degli organismi viventi: esse rappresentano tecniche complementari che sono già praticate in tutti i nostri laboratori. Lavoriamo seguendo le leggi e per un fine che non è solo la conoscenza, ma – ha concluso - il desiderio di giovare a chi soffre”. 
23 aprile 2013
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