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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Cronache

Roma. In trentamila alla marcia per la vita

immagine 12 maggio - Istituti religiosi, parrocchie e molte associazioni pro-life hanno sfilato in corteo dal Colosseo a Castel Sant'Angelo per affermare il diritto alla vita e contestare la legge 194. "Nuovi strumenti di morte minacciano la sopravvivenza stessa del genere umano: Ru486, Ellaone, pillola del giorno".
Sono 30mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti che hanno partecipato questa mattina alla terza edizione della marcia nazionale per la vita. Istituti religiosi, parrocchie e associazioni laicali pro-life hanno sfilato dal Colosseo fino a Castel Sant'Angelo per affermare il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, contestando la legge 194, quella che regola l'aborto in Italia. Per i promotori si tratta di "una legge che da oltre trent'anni regolamenta l’uccisione deliberata dell’innocente nel grembo materno e i morti si contano a milioni".

Come si legge in una nota degli organizzatori, oggi "gli attacchi alla vita umana innocente sono sempre più numerosi e nuovi strumenti di morte minacciano la sopravvivenza stessa del genere umano: Ru486, Ellaone, pillola del giorno dopo".
Tra i partecipanti numerosi parlamentari, tra cui Maurizio Sacconi, Giorgia Meloni, Maurizio Gasparri, Carlo Giovanardi e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Questi gli obiettivi dei promotori:
- affermare la sacralità della vita umana e perciò la sua assoluta intangibilità dal concepimento alla morte naturale, senza alcuna eccezione, alcuna condizione, alcun compromesso;
- combattere contro qualsiasi atto volto a sopprimere la vita umana innocente o ledere la sua dignità incondizionata e inalienabile. 
12 maggio 2013
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