“Non è degno di un Paese civile il linciaggio morale e mediatico cui sono stati esposti i medici di riconosciuto valore professionale e onesta condotta morale nel loro intero percorso di carriera”. E’ la presa di posizione espressa dall’assemblea, indetta da Anaao Assomed, che ha coinvolto il personale medico e sanitario dell’Ospedale Pertini per discutere del caso Cucchi. Ed è per questo che l’assemblea della dirigenza medica e sanitaria della Asl RMB dichiara “lo stato di agitazione e proclama due ore di sciopero generale della dirigenza”.
La mozione assembleare evidenzia poi come il caso Cucchi sia “ancora una volta rappresentativo dell’ingiustificato e ormai insopportabile acredine con cui l’opinione pubblica approccio la questione del rapporto medico-paziente nel nostro Paese, addebitando ai medici e al personale ogni responsabilità di funzionamento di un Ssn che quotidianamente si dibatte tra le difficoltà di riuscire ad adeguare i propri modelli organizzativi alla grave e cronica insufficienza di risorse”.
Sulla base di queste valutazioni, in riferimento al Caso Cucchi l’assemblea ha sottolineato alcuni punti salienti: non vi è stato alcun abbandono terapeutico; i giudizi appaiono fondati su valutazioni diagnostiche assurde e improponibili; la correttezza professionale dei medici e dei collaboratori appare ineccepibile; sono evidenti tesi diagnostiche più serie, veritiere e contestualizzate al quadro clinico reale, che non era principalmente correlabile alle lesioni traumatiche.