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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Cronache

Cefalù. Niente attese per i pazienti 'raccomandati'. Nas perquisiscono il San Raffaele

immagine 11 luglio - Accertata una gestione privatistica della struttura da parte del Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale. Con la compiacenza dei colleghi anche di altri reparti, permetteva a suoi pazienti, visitati privatamente, di eludere le normali procedure per la programmazione dei ricoveri.
Perquisizioni dei Carabinieri del Nas di Palermo in alcuni reparti di chirurgia dell’Ospedale “San Raffaele – G. Giglio” di Cefalù, in provincia di Palermo. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese. Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo, Alfredo Morvillo, e dirette dai sostituti Giacomo Brandini e Simone De Roxas, hanno consentito ai Carabinieri di accertare una sistematica gestione privatistica della struttura pubblica da parte del Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale del nosocomio.

Con la compiacenza dei colleghi anche di altri reparti, permetteva a suoi pazienti, visitati privatamente presso una importante struttura poli-specialistica ed una clinica privata convenzionata di Palermo, di eludere le normali procedure per la programmazione dei ricoveri, accedendo al nosocomio – in urgenza – attraverso il Pronto Soccorso e scavalcando le liste d’attesa, a scapito di malati (anche oncologici) che attendevano da tempo di essere operati. Inoltre i Carabinieri del Nas hanno rilevato diversi casi di persone sottoposte ad interventi senza essere ricoverate, con conseguenti somministrazioni (per la terapia del dolore) di farmaci stupefacenti che, per giustificarne l’impiego, venivano annotate nelle cartelle cliniche di ignari pazienti. Sono in corso ulteriori approfondimenti per accertare le dimensioni, il giro di affari ed i profitti delle attività illecite.
11 luglio 2013
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