"Esprimiamo soddisfazione per l'ispezione disposta dal Ministero della Salute presso il centro trasfusionale dell'ospedale di Cosenza, a seguito del
recente decesso di un paziente affetto da leucemia, sottoposto ad una trasfusione di sangue contaminata", a dirlo Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
"Vista la gravità del fatto attendevamo con impazienza da parte delle istituzioni un segnale concreto di attenzione alla tutela del diritto alla salute dei cittadini calabresi, nonché della qualità e sicurezza delle loro cure.
Ora chiediamo che si faccia velocemente chiarezza sulle responsabilità individuali e soprattutto organizzative che hanno portato al decesso dell'uomo, e che vengano rimossi dalle loro funzioni e perseguiti, anche penalmente, i responsabili del fatto.
Allo stesso modo é quanto mai necessario accelerare nell'attività di qualificazione del sistema trasfusionale calabrese e in tal senso è indispensabile una costante attività di affiancamento e monitoraggio da parte del Ministero della salute.
Altresì consideriamo necessario che nel più breve tempo possibile siano pubblicati e resi accessibili a tutti i cittadini i risultati dell'ispezione ministeriale. I cittadini tutti, e in particolare i familiari dell'uomo deceduto, hanno il diritto di sapere come sono andate veramente le cose, il grado di sicurezza dei servizi sanitari e chi ha sbagliato".