E' stata disposta l'autopsia per la diciassettenne romana deceduta ieri mattina all'Ospedale di Orbetello, in provincia di Grosseto, mentre si sottoponeva a una tac in seguito a una crisi respiratoria.

In base ai racconti del padre, riportati oggi dai principali organi di informazione, tredici giorni fa la giovane era caduta e aveva preso una botta al torace mentre era in vacanza a Marina di Camerota, in provincia di Salerno. "Ci disse per telefono che era caduta e aveva preso una botta al torace - rivela l'uomo disperato - Il giorno dopo aveva giocato a pallavolo, ma le era comparsa la febbre. Lì per lì non pensavamo a qualcosa di preoccupante. Ma i dolori e neppure la febbre passavano. In un clinica privata del posto si è sottoposta a una lastra che ha evidenziato un’infrazione dell’ottava costola. Le abbiamo detto di tornare a Roma. Ci siamo visti e poi siamo tornati a Pescia Romana, sulla costa viterbese, tutti insieme. È qui che mia moglie e io stavamo trascorrendo le vacanze".
Il 21 agosto le condizione della ragazze erano però iniziate a peggiorare. "Siamo corsi all’ospedale di Orbetello, il più vicino. Dopo sei, sette ore, finalmente i medici l’hanno presa in cura - aggiunge il padre - Un’altra lastra, la tac. Quindi la decisione di ricoverarla per un versamento pleurico e la somministrazione di un potente antibiotico". Ieri poi la febbre era salita e i medici avrebbero pensato a un'embolia polmonare. A quel punto sarebbero arrivate disposizioni per una tac con contrasto. Una volta entrata, avrebbe accusato una nuova crisi respiratoria sino al tragico epilogo. La Asl di Grosseto ha avviato una verifica interna e ha disposto gli esami per accertare le cause esatte della morte.  

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