Domenica notte è stata incendiata l’auto del direttore generale dell’Asp di Catanzaro
Gerardo Mancuso. Da quanto si apprende dalle agenzie di stampa (Agi), ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile il veicolo per poi darsi alla fuga.
Sul luogo dell'accaduto le forze dell'ordine hanno rinvenuto una tanica di benzina. Si è subito ipotizzato un atto ritorsivo o intimidatorio, anche se gli organi inquirenti non tralasciano alcuna ipotesi e confidano di poter trovare elementi utili nelle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
Per Mancuso è il secondo atto intimidatorio. Il primo risale al 2010, qualche mese dopo il suo insediamento alla guida dell'Azienda sanitaria come commissario straordinario. In quel caso gli arrivò una busta con dei proiettili. Mancuso, fin da quando si è insediato alla guida dell'Asp, ha denunciato alle autorità competenti le anomalie riscontrate all'interno dell'Azienda. L'ultima - riferisce sempre l’Agi - è stata quella relativa alle schede di benzina rubate che ha portato all'arresto di alcuni addetti alle pulizie.
Numerosissimi i messaggi di solidarietà. Dal presidente della Regione
Giuseppe Scopelliti al sindaco di Catanzaro
Sergio Abramo e poi di moltissime organizzazioni del mondo della sanità, da Federsanità Anci a Federfarma e ai sindacati della dirigenza medica e del comparto.