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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Cronache

Droga. La Consulta "boccia" legge” Fini-Giovanardi. No all'equiparazione tra droghe leggere e pesanti

immagine 12 febbraio - La Consulta boccia la legge del 2006 che equipara le droghe leggere a quelle pesanti. “Nella norma di conversione - dice la Consulta - furono inseriti emendamenti estranei all'oggetto e alle finalità del decreto”.
“La Corte costituzionale – si legge nel comunicato stampa - , nella odierna Camera di consiglio, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – per violazione dell’art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge – degli artt. 4-bis e 4-vicies ter del d.l. 30 dicembre 2005, n. 272, come convertito con modificazioni dall’art. 1 della legge 21 febbraio 2006, n. 49, così rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti)”. Con la decisione rivive la legge Iervolino-Vassalli come modificata da referendum del '93, che prevede pene più basse per le droghe leggere.

A sollevare la questione di legittimità della legge era stata la Corte di Cassazione per violazione dell'articolo 77 della Costituzione, perché nel 2006 nella legge di conversione del decreto furono inseriti molti emendamenti che, secondo la Suprema Corte, erano estranei all'oggetto e alla finalità del testo di partenza. (le nuove norme erano state inserite con un emendamento, in fase di conversione, nel decreto legge sulle Olimpiadi invernali di Torino del 2006).
 
Con la decisione della Consulta viene così cancellata la norma con cui si erano parificate "ai fini sanzionatori" droghe pesanti e leggere: con la Fini-Giovanardi erano infatti state elevate le pene, prima comprese tra due e sei anni, per chi spaccia hashish, prevedendo la reclusione da sei a venti anni con una multa compresa tra i 26mila e i 260mila euro.
 
12 febbraio 2014
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