“La Conferenza di Venezia continua attraverso le azioni che da essa sono scaturite. In primo luogo il Piano nazionale amianto, la cui parte sanitaria è in piena attuazione: a) epidemiologia; b) valutazione del rischio e sorveglianza sanitaria; c) ricerca di base e clinica; d) tema delle cure e della riabilitazione". Così l'ex ministro della Salute, ex deputato di Scelta Civica e membro laico del Consiglio superiore della magistratura, Renato Balduzzi, è intervenuto lla tavola rotonda “Dopo la seconda conferenza governativa sull’amianto”, organizzata a Padova dalla Fondazione delle vittime dell’amianto “Bepi Ferro”.
"Per le altre parti, quella relativa alla tutela ambientale e quella relativa alla sicurezza sul lavoro e alla tutela previdenziale, è necessario che venga al più presto completato l’iter del piano, la cui adozione, ricordo, risale al 21 marzo del 2013 e fu uno degli ultimi atti importanti del Governo Monti. Se è vero che in questi mesi il legislatore ha dato qualche segnale di attenzione per la tematica della bonifica dell’amianto (si veda il c.d. decreto Sblocca Italia), occorre - ha concluso Balduzzi - che eventuali ulteriori interventi contenuti nella legge di stabilità siano strettamente correlati con le misure previste nella parte ambientale del Piano".
5 dicembre 2014
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