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QS Edizioni - martedì 30 aprile 2024

Cronache

L’UE mette sulla bilancia 143 miliardi di euro per la ricerca europea

immagine 11 febbraio - Nuovo piano per i finanziamenti dell'UE destinati alla ricerca con l’obiettivo di promuovere l'innovazione, accrescerne l'impatto economico, agevolare la partecipazione dei ricercatori e spendere meglio i soldi dei contribuenti
Saranno circa 143 i miliardi di euro che l’Unione Europea ha in programma di stanziare nel periodo 2007-2013 allo scopo di finanziare i progetti di ricerca e innovazione. In questo quadro, la Commissione europea si appresta a preparare il nuovo ciclo di finanziamenti, basandosi sulle priorità della cosiddetta Unione dell’innovazione, che rientra nella strategia Europa 2020 per il rilancio della crescita e dell'occupazione.
La maggiore priorità saranno assegnate ai progetti che affrontano problemi attuali, quali la salute e l'invecchiamento demografico, i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e la penuria di risorse naturali.
Si prevede, tra l’altro, un migliore coordinamento dei finanziamenti nell'intero ciclo di innovazione: dalla ricerca di base fino al lancio dei nuovi prodotti e servizi sul mercato.
La semplificazione delle procedure e delle norme renderà più facile ai ricercatori, alle aziende e agli imprenditori collaborare nonché chiedere i fondi e spenderli. I controlli sui risultati ottenuti garantiranno un uso più efficiente dei soldi dei contribuenti.
Obiettivo di questo nuovo orientamento dei finanziamenti comunitari è quello di colmare il divario che separa l'UE dai suoi principali concorrenti (USA e Giappone che in molti campi sono già più avanti dell’Unione) nel campo dell'innovazione. Senza dimenticare che le economie emergenti, come Cina e Brasile, stanno compiendo nel frattempo passi da giganti.
La nuova strategia della Commissione è stata sostenuto da tutti i leader dell’UE: è previsto anche un maggior ricorso a partenariati pubblico-privati per produrre più innovazioni e accelerarne la commercializzazione.
Il primo partenariato, programmato per il 2011, incoraggerà la R&S a sviluppare nuovi prodotti e servizi per un invecchiamento attivo e in buona salute. L'UE esorterà i Governi e l'industria a portare la quota complessiva degli investimenti per R&S al 3% del PIL entro il 2020 (rispetto al 2% nel 2009). Le previsioni in questo senso parlano di una crescita “robusta” dell’occupazione, con la creazione di 3,7 milioni di posti di lavoro e con un aumento annuale della crescita economica pari a 795 miliardi di euro.
Ricordiamo che il progetto per il finanziamento della R&S rientra nell’ambito dell’Iniziativa faro Europa 2020 l’Unione dell’Innovazione: si tratta di un ampio progetto che intende favorire il sistema dell’innovazione, sfruttando al meglio i punti di forza del sistema produttivo europeo.
La Commissione, proprio allo scopo di individuare proposte specifiche sui finanziamenti da assegnare alla ricerca entro la fine dell’anno in corso, ha avviato una consultazione pubblica alla quale è possibile partecipare attraverso il sito internet della stessa Commissione: http://ec.europa.eu/research/csfri/index_en.cfm?pg=home; accedendo alla stessa  pagina web, sarà anche possibile consultare il Libro Verde nel quale viene dettagliatamente illustrata la strategia comunitaria per il rilancio della ricerca europea.
 
11 febbraio 2011
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