Si è chiuso questa mattina alle 7 lo sciopero dei giornalisti dell'ANSA, proclamato dal comitato di redazione dell'agenzia a partire dalle 18.30 di martedì scorso. L'agitazione è stata decisa immediatamente dopo la comunicazione da parte dei vertici aziendali di un piano industriale con 65 esuberi facendo ricorso dal primo luglio a cassa integrazione o a contratti di solidarietà per far fronte a un rosso di bilancio stimato nel 2015 di 5 milioni di euro.
Un cronista che perde lavoro è un pezzo di informazione che viene a mancare Solidarietà ai giornalisti @Agenzia_Ansa presenti sempre ovunque
Il cdr dell’agenzia di stampa ha definito "irricevibile" il piano proposto dall'azienda, bocciando "un nuovo intervento straordinario di recupero costi che vanificherebbe i pesanti sacrifici fatti negli ultimi anni ed ogni reale prospettiva di sviluppo dell'agenzia oggi necessaria per difenderne il ruolo di cardine nel sistema dell'informazione in Italia". I contratti di solidarietà - sottolinea la rappresentanza sindacale - determinerebbero "un arretramento irreparabile in termini di qualità e copertura dell'offerta giornalistica mettendo a rischio il ruolo e la posizione di mercato di prima agenzia italiana". Il cdr lamenta anche le mancate assunzioni oggetto di precedenti accordi sindacali sugli stati di crisi.
Nel pomeriggio di oggi è in programma un'assemblea dei giornalisti dell'ANSA, dopo quella, svoltasi il 4 giugno scorso, che aveva affidato al cdr un pacchetto di dieci giorni di sciopero. I rappresentanti sindacali hanno avuto ieri un incontro a Palazzo Chigi, nel quale hanno rappresentato le forti preoccupazioni della redazione per il futuro dell'agenzia e per l'impatto che un suo ridimensionamento avrebbe sull'intero sistema dell'informazione in Italia. La presidenza del Consiglio ha garantito attenzione concreta da parte del sottosegretario Luca Lotti e del Dipartimento Editoria che ha sul tavolo la riforma delle convenzioni con le agenzie.
Fonte: Ansa