Nel sistema sanitario britannico c’è penuria d'infermieri in oltre il 90% dei maggiori ospedali d'Inghilterra. Il dato negativo sul sistema sanitario pubblico britannico (Nhs) arriva da una ricerca dell'Health Service Journal condotta su 232 ospedali, che mette in risalto i pesanti effetti di continui tagli di bilancio e inefficienze.
Secondo l’indagine – riportata dal quotidiano Daily Mail - ben il 92% dei nosocomi inglesi presi in considerazione non è riuscito a raggiungere gli obiettivi fissati per la copertura dei ranghi infermieristici rimasti incompleti. L'indicazione risale all'agosto scorso e mostra, anzi, un ulteriore peggioramento rispetto a gennaio, quando erano stati registrati buchi d'organico nell'85% delle strutture. Il ministero della Sanità ha assicurato che 50.000 infermieri sono in fase di formazione. Ma per ora l'81% degli ospedali non è in grado neppure di garantire i turni di notte essenziali.
"Al momento ciò che vediamo è che il personale sono praticamente al punto di rottura”, ha dichiarato
Jacqui Graves, responsabile della sanità e assistenza sociale a Macmillan Cancer alla Press Association evidenziando che le cifre sono "preoccupanti e scioccanti. Gli infermieri non hanno più il tempo di spendere cinque minuti con i loro pazienti per quelle cure emotiv che può essere così cruciale per il recupero di qualcuno”.
Per
Christina McAnea, responsabile della salute sul luogo di Unison, il più grande sindacato sanitario del Regno Unito ha detto che le politiche governative sono una “vergogna”.
Il governo ha replicato che “il personale è una priorità , abbiamo messo quasi 8.600 infermieri aggiuntivi dal maggio 2010 e sono 50.000 gli infermieri attualmente in formazione".