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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Cronache

Telemedicina e globalizzazione. In Mozambico il corso di formazione Panafricano per approcci comuni

immagine 24 febbraio - Molti i docenti italiani. Il programma delle lezioni, con la validazione scientifica della SIT, ha affrontato diverse tematiche quali: HIV, resistenze e nuove terapie; tubercolosi; ipertensione e patologie cardiovascolari, elettrocardiografia e terapia medica delle principali cardiopatie; diagnostica radiologica ed ecografica; salute materno-infantile; dermatologia; neuropatie ed epilessie.
In Mozambico, a Maputo, si è svolto dal 15 al 19 febbraio un corso di formazione Panafricano organizzato dal programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio e dalla Global Health Telemedicine in collaborazione con il Ministero della Salute Mozambicano.
 
“DREAM 2.0 – The global approach to health” è il titolo del corso che si è rivolto ad operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici di salute, medical officers) provenienti da centri sanitari pubblici e privati di 11 paesi africani (Camerun, Repubblica Centroafricana, Repubblica di Guinea, Kenya, Malawi, Mozambico, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Swaziland, Tanzania, Togo).
 
Le lezioni sono state tenute da specialisti europei e mozambicani provenienti dai principali centri clinici e universitari dei rispettivi paesi.
 
Un corso di formazione internazionale, espressione della globalizzazione che ci rende di fatto sempre più connessi e interdipendenti. Ma, anche se l’intensità delle migrazioni, dei commerci e delle comunicazioni è in costante aumento, in molti paesi, specie se guardiamo all’Africa, l’accessibilità alle cure è ancora un privilegio per pochi.
 
Anche per questo il rafforzamento dei singoli sistemi sanitari rappresenta un tema prioritario nell’agenda di sviluppo per i paesi più poveri ed è un punto chiave per il raggiungimento dei Sustainable Developent Goals fissati dall’Assemblea Generale dell’ONU (No poverty, Zero hunger, Good Health and well being…).
 
Il lavoro di DREAM in questi anni ha mostrato come gli investimenti nella cura dell’AIDS hanno avuto un impatto enorme sui sistemi sanitari. Oggi DREAM è un modello di contrasto non solo all’HIV/AIDS ma anche ad altre malattie infettive e patologie croniche che si stanno diffondendo sempre più nei paesi del sud del mondo. Per combattere questa battaglia non bastano i farmaci ma c’è bisogno soprattutto di formazione e sostegno da parte di tanti.
24 febbraio 2016
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