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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Cronache

Inghilterra. Jeremy Hunt riconfermato segretario di Stato alla salute. Ecco tutte le prossime sfide che lo attendono

di Grazia Labate
immagine 17 luglio - La sua prima priorità è quella di porre fine alla disputa con i medici. La nuova amministrazione ha già troppi fronti su cui combattere, pensare che il personale medico ritorni agli scioperi è un problema da evitare. C'è poi il problema delle risorse finanzierie con un deficit che viaggia con oltre 2 miliardi e 700 milioni di sterline. Le pressioni sul budget del personale, la sua carenza cronica potrebbero far precipitare il servizio sanitario nazionale. 
Il Premier Theresa May ha riconfermato Jeremy Hunt segretario di stato alla salute, dopo quasi quattro anni di governo di un ministro che è in serie difficoltà su tre fronti - relazioni sindacali, il finanziamento del sistema e l’attuazione della riforma. Il periodo di tempo trascorso da Jeremy Hunt a Downing Street, indica la preoccupazione per il nuovo primo ministro di ciò che problematicamente rappresenta lo stato di necessità del NHS.

La sua prima priorità è quella di porre fine alla disputa con i medici. La nuova amministrazione ha già troppi fronti su cui combattere, pensare che il personale medico ritorni agli scioperi è un problema da evitare. Hunt ha annunciato che sta per imporre un nuovo contratto sui medici, dopo che l'accordo negoziato con la BMA è stato respinto dal referendum dei giovani medici. La disputa è molto più profonda perché se i medici continueranno a sentirsi sfruttati dentro l’attuale organizzazione sanitaria, costituiranno un serio ostacolo alla riforma dei servizi del NHS.

Fondamentalmente, Hunt è accusato dai medici di travisare le prove oggettive circa gli esiti dei pazienti in ospedale durante il fine settimana e applicare la formula sette giorni di lavoro su sette solo con l’aumento delle ore di straordinario dei giovani medici mette a rischio la sicurezza dei pazienti e dei medici che prestano la loro opera. O si trova un onorevole compromesso iniettando nuove assunzioni nel sistema o non vi sarà alcun progresso nel ricostruire la fiducia e trovare una via d'uscita che non comporti più scioperi. L'alternativa è quella di continuare una prova di forza, in cui tutti perdono. La rabbia dei medici è solo un sintomo della carenza cronica di personale del servizio sanitario inglese; ha avuto bisogno da parte dell'Unione europea di 55.000 unità di personale medico e sanitario. Mantenere il Regno Unito come un luogo attraente per i talenti clinici europei, in cui vivere e lavorare non può rappresentare un problema che con Brexit incomincia a prendere forma. Hunt ha bisogno di avere parole e fatti chiari nei negoziati.
 
Il problema più grande sono le risorse finanziarie. L’ analisi economica del CBO indica che l'ultimo esercizio si è chiuso con 1.850 bn £ in deficit. La contabilità creativa, che, secondo l'Health Service Journal, ha trasferito circa £ 900m di deficit dello scorso anno all’anno in corso, non è un trucco che può essere ripetuto all'infinito. Da qui la consistenza di un deficit che viaggia con oltre 2 miliardi e 700 milioni di sterline.

Le pressioni sul budget del personale, la sua carenza cronica potrebbero far precipitare il servizio sanitario nazionale. Avere avuto negli ultimi 5 anni una politica altalenante, costantemente carente di assunzioni e nel contempo una logica di personale a contratto e di giovani medici in prima linea nei pronto soccorso, ha mostrato che questo percorso non è soltanto clinicamente rischioso ma è anche finanziariamente stupido. I deficit aumentano e le risorse umane diminuiscono.

Ma mi è difficile immaginare che si possa offrire un aumento sostanziale dei finanziamenti in sanità e assistenza, prima che gli impatti economici sui fondamentali dell’economia inglese dovuti a Brexit possano avere una base reale di stima e con il percorso di uscita tutto ancora da perfezionare. E se si pensa ad una uscita nell’arco di due anni, NHS in Inghilterra si troverebbe in acque difficilissime. C'è un disperato bisogno per il governo di Theresa May di iniettare un po 'di onestà e trasparenza nel dibattito sul finanziamento della salute e sulle cure. Se sono stati in grado di avere un dibattito nazionale sull'UE, ancorchè non proprio trasparente e sicuramente basato sulla paura dei danni derivanti dall’emigrazione, sicuramente non possono più traccheggiare sullo storico valore del NHS, ma devono affrontare la realtà. Che tipo di salute e di cure sono in grado di garantire a tutta la popolazione? Che tipo di vecchiaia sono in grado di assicurare? Quanto sono disposti a pagare per questo?

Hunt dovrà prima o poi pubblicare la strategia di lotta all’ obesità infantile del governo su cui è già in ritardo di 6 mesi. L'ultimo bilancio comprendeva piani per una tassa sulle bevande con aggiunta di zuccheri a partire da aprile 2017, ma sarà necessaria un'azione molto più robusta di quella prevista un anno fa, perché i dati sull’obesità infantile continuano a crescere.

Inoltre, alle difficoltà già esistenti, il discorso sui gradini di Downing Street di Theresa May ha calato un ulteriore macigno sul team del ministero della salute, sottolineando la sua determinazione ad affrontare le disuguaglianze nella speranza di vita e di fornire migliori opportunità di vita per coloro che soffrono di malattie croniche e mentali. Impegnarsi ad aumentare l'aspettativa di vita dei più svantaggiati non è credibile, se gli investimenti nella sanità pubblica e nell’assistenza sociale vengono tagliati.

Hunt è sopravvissuto a un profondo rimpasto di governo, ma non ha licenza di continuare a fare come prima, a prescindere. Ha bisogno di ristabilire la fiducia con il personale e l'onestà con i cittadini. Sulla salute non si scherza e i cittadini inglesi lo hanno dimostrato stando per 8 mesi a fianco dei medici in lotta per un servizio sanitario più sicuro, efficiente e di qualità.
 
Grazia Labate
Ricercatore in economia sanitaria 
17 luglio 2016
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