Parte un accordo tra l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la Banca Mondiale per finanziare i progetti dei Governi del mondo per implementare l'assistenza tecnica sanitaria nei rispettivi paesi. Durante la crisi dell'Ebola nel 2014, OMS e Banca Mondiale unirono i loro sforzi per sostenere le operazioni di emergenza nei paesi colpiti e nei paesi a rischio. Un accordo specifico limitato solo a rispondere al virus fu istituito per accelerare le operazioni di emergenza e di risposta, investendo 60 milioni di dollari in due anni. A seguito di quell'esperienza, le due istituzioni si impegnano ora con nuovi accordi quadro.

Un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite giocherà un ruolo nella definizione di norme e standard in favore della salute pubblica e per il miglioramento degli standard sanitari per i cittadini dei paesi sviluppati, in via di sviluppo e dei paesi poveri. "L'accordo quadro - si legge in una nota - permetterà di salvare vite umane, migliorare gli standard sanitari e sostenere lo sviluppo sostenibile".
Nel corso di una cerimonia tenutasi ieri presso la sede dell'OMS a Ginevra Ian Smith, Executive Director, Office of the Director-General Omse e Hartwig Schafer, World Bank Vice President for Operations Policy and Country Services hanno parlato dell'importanza dei  nuovi accordi come "un segnale per unire gli sforzi per sostenere i paesi nel miglioramento della salute e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo globale".

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