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QS Edizioni - giovedì 9 maggio 2024

Cronache

Assobiotec: innovazione strategica per il Paese

immagine 21 maggio - L’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, nell’Assemblea annuale in cui ha eletto Alessandro Sidoli nuovo presidente, chiede politiche di incentivazione all’innovazione.
Si è svolta ieri a Roma l’Assemblea annuale di Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie. Nel corso dell’incontro, l’associazione ha eletto a larghissima maggioranza il nuovo presidente, Alessandro Sidoli, e fatto il punto sullo stato delle biotecnologie in Italia.
“Abbiamo vissuto anni importanti, nei quali le biotecnologie italiane, pur giovani e partite in ritardo rispetto a tanti paesi europei nella competizione biotecnologica, sono comunque riuscite a emergere, grazie alle loro uniche forze”, ha affermato nella sua relazione il presidente uscente Roberto Gradnik. “Oggi infatti l’industria biotecnologica italiana rappresenta una solida realtà, che ha all’attivo oltre 300 imprese”.
Tuttavia, Gradnik ha invitato le Istituzioni a sostenere il comparto delle biotecnologie, avviando una strategia mirata a rafforzare la competitività italiana in questo ambito.
“Mi auguro che le nostre Istituzioni recuperino la volontà di svolgere quel ruolo che a loro esclusivamente compete - ha proseguito - per favorire l’innovazione e la ricerca nel nostro Paese. Provocatoriamente - ha concluso Gradnik - devo ricordare che, in alcune aree, siamo rimasti a dieci anni fa”.
Il futuro del settore, invece, nella relazione del neopresidente: “Abbiamo davanti sfide importanti, che meritano di trovare attenzione da parte del Governo”, ha affermato Sidoli. “Oltre alla definizione di una strategia complessiva per il settore, il futuro si giocherà sulla capacità del Paese di individuare un sistema di finanziamenti adeguato alle caratteristiche della ricerca e sviluppo biotech, che renda attrattivo il Paese rispetto agli altri competitor europei”.
Sidoli ha inoltre suggerito un'ampia gamma di interventi per aumentare la competitività settore: “l’Italia merita di veder adeguato il sistema degli incentivi fiscali per le aziende che fanno innovazione, con misure efficaci e stabili per la piccola impresa innovativa, cuore del biotech italiano, sul modello eccellente esistente in Francia. Occorre poi intervenire sulle debolezze del nostro sistema - ha proseguito - in primo luogo la lentezza nell’erogazione dei pochi finanziamenti disponibili. Ma, innanzitutto, incentivare il biotech significa tutelare l’innovazione che si è fatta prodotto, garantendo adeguati ritorni sul mercato, non addebitando a tali prodotti come troppo spesso è avvenuto con i farmaci innovativi, le inefficienze e gli sprechi presenti nella spesa sanitaria”, ha concluso.
In occasione dell’Assemblea, si è svolta inoltre la cerimonia di consegna dell’Assobiotec Award, riconoscimento assegnato dall'associazione alle personalità che si sono particolarmente distinte nella promozione dell’innovazione, della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico. L’Assobiotec Award 2010 è stato assegnato a Umberto Veronesi, “per l’impegno che ha animato la sua attività professionale e personale, che lo ha visto sempre protagonista sulla frontiera della ricerca e dell’innovazione, con una particolare attenzione nel mettere al servizio del paziente le tecnologie più avanzate, innanzitutto nell’area prescelta: l’oncologia”.
A.M. 
21 maggio 2010
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