Il Codacons, al fine di eliminare qualsiasi dubbio circa la
decisione del Consiglio di Stato sul
ricorso presentato dal Gemelli”, ha notificato alla Regione Lazio una diffida urgente nella quale si elencano i casi di bimbi, risultati positivi alla Tbc, nati nel 2010 che impongono - secondo quanto disposto dallo stesso Consiglio di Stato - di estendere i test anche all'anno 2010. Secondo quanto si apprende in una nota dell’associazione consumatori, “premesso che i giudici del CdS hanno ordinato di procedere con il sistema dei cerchi concentrici, andando indietro nei controlli di tre mesi rispetto a qualsiasi caso di positività emersa, si indicano i seguenti casi di bambini positivi: B. L. nato il 17/9/2010; S. G. nato l'8/12/2010; F. F. nato il 15.12.2010; P. S. nato il 12/12/2010".
"Con tali evidenze di positivi – ha spiegato il Codacons - il periodo dei controlli deve essere esteso ai bimbi nati tra maggio e giugno 2010, e fino a tale data la Regione dovrà acquisire presso il Gemelli i nomi dei bimbi nati nel periodo e avvertire subito i genitori circa l'opportunità di sottoporre ai test i propri figli. Ulteriori ritardi da parte dell'amministrazione, infatti – si è precisato nella nota - possono rappresentare un pericolo per la salute dei bimbi nati al Gemelli, in quanto si rischia di inficiare gli effetti positivi di una eventuale profilassi”.
E in merito alla profilassi, il Codacons depositerà domani alla Procura della Repubblica di Roma le querele avanzate dai genitori di 42 bambini risultati positivi ai test sulla Tbc e sottoposti a profilassi, per danni da effetti collaterali legati all'assunzione del farmaco antibiotico. Tra i principali disturbi accusati dai bimbi, vi sono alterazioni del sonno, nervosismo e inappetenza.