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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Cronache

Prevenzione. Nasce “Italian Wellness Alliance” per promuovere corretti stili di vita

immagine 13 marzo - Il Progetto, nato in accordo con la strategia dell’Oms, ha come obiettivo quello di contrastare, tramite la prevenzione, la diffusione di malattie come diabete, malattie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie croniche. Fondamentale il ruolo di Istituzioni e Clinici 
Uno stile di vita attivo, sicuro e accessibile a tutti, e scelte alimentari corrette sono la ricetta dell’Italian Wellness Alliance(Iwa). Il Progetto, nato in accordo con la strategia globale dell’Oms e in particolare della Ncd Alliance (malattie croniche non trasmissibili) istituzione operativa a livello internazionale, ha come obiettivo quello di contrastare la diffusione di alcune malattie come il diabete, malattie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie croniche. Ideare e realizzare interventi, con sostenibilità economica, che supportino l’adozione di corrette abitudini alimentari e la riduzione della sedentarietà, sono il fine ultimo per favorire e mantenere lo stato di benessere del singolo individuo, della collettività e dell’ambiente.
 
Già in età infantile, un eccesso di peso può essere associato ad una serie di comorbidità (si può anche parlare di diabete di tipo 2) e soprattutto può costituire un fattore di rischio precoce per morbilità e mortalità nella vita adulta. A maggior ragione nel 2012, anno designato dall’Unione Europea come l’anno dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà Intergenerazionale, dove la popolazione anziana predomina su quella giovanile e si contraddistingue per un’aspettativa di vita allungata: non auspicabile nella società moderna se non si associa a un concomitante miglioramento della qualità di vita.
 
Come ha spiegato Pierpaolo De Feo, Direttore centro universitario ricerca interdipartimentale attività motoria dell’Università di Perugia e Presidente dell’Iwa “Con la creazione dell’Italian Wellness Alliance, finalmente, anche l’Italia contribuirà alla crescita e alla diffusione della cultura della prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili (Ncd), contrastandone la ormai ben nota diffusione epidemica e il significativo impatto sociale ed economico.”
 
Di Paolo ha poi concluso aggiungendo come “la creazione dei presupposti per una valida collaborazione tra medici di medicina generale, diabetologi, nutrizionisti, psicologi, laureati in scienze motorie, pediatri, istituzioni scolastiche, servizi territoriali ed associazioni è alla base per la promozione di corretti stili di vita.” 
13 marzo 2012
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