toggle menu
QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Cronache

Incidenti domestici. Avvelenamenti, i consigli dei pediatri per prevenire il pericolo

immagine 12 luglio - Nel 90% dei casi avvengono all’interno del proprio domicilio e nel 44% dei casi colpiscono i bambini sotto i 5 anni. I bambini, infatti, sono i più esposti ai rischi a causa dei loro comportamenti. Ecco le precauzioni elaborate dai pediatri Sipps per prevenire il rischio o affrontarlo al meglio.
Fra gli incidenti domestici, uno dei più temuti è l’avvelenamento, intossicazione acuta dovuta all’esposizione ad una sostanza chimica tossica ingerita accidentalmente; nel 90% dei casi, gli avvelenamenti avvengono proprio nell’ambiente considerato più sicuro: la casa. Qui, infatti, si possono nascondere insidie che spesso vengono sottovalutate, ma che rappresentano veri e propri pericoli, in particolar modo per i bambini: detersivi, medicinali, vernici, cibi tossici. A volte, un semplice momento di distrazione da parte dell’adulto, può generare gravi conseguenze.
 
“A preoccupare i pediatri – ha affermato Angelo Milazzo, pediatra della Segreteria della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ( Sipps) - sono i dati più recenti relativi agli avvelenamenti in Italia: come segnalato dai Centri Anti Veleni, ogni anno vengono registrate oltre 67.000 richieste di consulenza e nel 44% dei casi si tratta di bambini sotto i 5 anni di età”.

Per aiutare i genitori, i pediatri Sipps hanno elaborato una serie di consigli utili per prevenire il pericolo di avvelenamento o affrontarlo al meglio.
 
Cosa fare in caso di avvelenamento

•    Contrariamente a quanto ritenuto da molti, subito dopo un'intossicazione non bisogna mai provocare il vomito, né somministrare latte, né altri alimenti. In nessun caso, il prodotto ingerito dal bambino va assaggiato, nella presunzione di poter capire di che cosa si tratti
•    È, invece, consigliabile consultare subito medici competenti telefonicamente: innanzitutto il proprio pediatra di famiglia, ma anche un Centro Antiveleni, i medici della Continuità Assistenziale, le guardie mediche e i presidi vari. Saranno loro a dare i primi consigli; molte sostanze, infatti,  non hanno tossicità e molti farmaci non sono pericolosi; in questi casi, per esempio, si può evitare di correre al Pronto Soccorso
 
Come evitare l’avvelenamento nei bambini
•    Conservare le medicine, i prodotti per la pulizia della casa e per l’igiene personale fuori dalla portata dei bambini. Tra i medicinali, molto pericolosi risultano i farmaci cardiovascolari e gli psicofarmaci. I luoghi di custodia più idonei sono rappresentati da armadietti chiusi a chiave e dai ripiani più elevati degli armadi. È bene evitare di riporre i prodotti rischiosi in borse, beauty-case, comodini delle camere da letto, perché risultano facilmente accessibili. Attenzione: negli adolescenti l'ingestione di farmaci e di sostanze chimiche spesso non è accidentale, ma volontaria
•    Non travasare prodotti chimici per la pulizia o la manutenzione della casa in contenitori normalmente utilizzati per il cibo, ma riporli nelle confezioni originali.
•    Non lasciare detersivi e prodotti per la pulizia sotto il lavello della cucina. Tra questi, i più pericolosi sono i disgorganti, i solventi, la soda caustica, l’acido muriatico, gli anticalcari e l’ammoniaca
 
Quando l’avvelenamento è “provocato” dai genitori
Può succedere che siano proprio i genitori ad “avvelenare” accidentalmente i propri figli: la somministrazione di farmaci scaduti o utilizzati erroneamente, per esempio, così come la preparazione di cibi tossici, possono risultare estremamente dannosi.
Queste le principali precauzioni da seguire per scongiurare questo pericolo:
•    Evitare di mescolare farmaci diversi, senza consultare un medico
•    Leggere con attenzione le etichette, le date di scadenza e le indicazioni dei farmaci; questi vanno somministrati sempre secondo le prescrizioni del pediatra o, quanto meno, secondo le indicazioni previste nel foglietto illustrativo
•    Non consumare funghi non controllati da esperti. In caso di sospetta intossicazione, occorre accertarsi sempre se altri componenti della famiglia presentino sintomi
•    Non mescolare prodotti chimici diversi: l'interazione tra più sostanze può dare luogo a tossicità
•    Far attenzione ad alcuni tipi piante che si tengono in casa, poiché particolari specie presentano alcune parti che, se ingerite, di possono risultare tossiche
•    Evitare l'uso dell'alcol nei bambini e negli adolescenti. Non si deve sottovalutare neanche l'ingestione di sigarette: il tabacco ha una sua tossicità
•    Nel periodo estivo, porre particolare attenzione all'ingestione di acque contaminate
•    Nel periodo invernale, uno dei rischi maggiori è rappresentato dalla possibile inalazione di fumi e sostanze pericolose, quali il monossido di carbonio, prodotti da stufe, caldaie, camini.
•    È comunque buona regola, in ogni stagione, non effettuare combustioni in ambienti chiusi.
 
12 luglio 2012
© QS Edizioni - Riproduzione riservata