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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Regioni e Asl - Emilia Romagna

Payback farmaceutico 2018. Tar accoglie istanza Emilia Romagna e ordina alle aziende il pagamento. “Bisogna tener contro delle difficoltà dovute al Covid 19”

immagine 21 marzo - Il Tar ribalta la sua decisione con cui aveva sospeso i pagamenti. Bisogna tenere conto dell’”eccezionale e difficile situazione in cui attualmente versano i servizi sanitari di tutte le Regioni italiane per effetto della emergenza sanitaria legata all’epidemia da Covid -19”. E Aifa invita tutte le aziende a versare le somme dovute.
“Considerato pertanto sul piano cautelare che, nell’ottica di bilanciamento degli opposti interessi e tenuto conto della eccezionale e difficile situazione in cui attualmente versano i servizi sanitari di tutte le Regioni italiane per effetto della emergenza sanitaria legata all’epidemia da Covid -19, l’istanza di revoca della amministrazione regionale sopra citata possa essere accolta”. È quanto scrive il Tar del Lazio in uno dei numerosi decreti monocratici a seguito di Istanza della Regione Emilia Romagna, con cui si sono parzialmente revocato i corrispondenti decreti monocratici in precedenza resi dallo stesso Tar, che disponevano la sospensione dell’obbligo di versamento delle somme previste a titolo di pay back per acquisti diretti per la spesa farmaceutica anno 2018.
 
“Con i più recenti decreti – dichiara Aifa -  è stato disposto, nei confronti delle imprese ricorrenti destinatarie degli stessi, l’ordine di versamento, a titolo di oneri di ripiano, entro cinque giorni lavorativi dalla comunicazione di detti provvedimenti, degli importi iscritti e accantonati nei bilanci societari per le causali indicate ovvero, in subordine, in caso di mancata puntuale allocazione, della somma dovuta sulla base dai dati posseduti dai ricorrenti, con fissazione dell’udienza camerale alla data del 7 aprile”.
 
Per questo l’Aifa invita” tutte le industrie farmaceutiche, anche quelle non ancora destinatarie di provvedimento di revoca, a procedere al versamento a ciascuna Regione delle somme rispettivamente dovute entro cinque giorni lavorativi da oggi”.
21 marzo 2020
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