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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Lorenzin: “Una riforma attesa da 70 anni. Gli ordini restano autonomi ma è giusto che innovare il sistema dei controlli e delle verifiche”

25 ottobre - “E’ un ddl molto importante che affronta questioni vitali. Dalle sperimentazioni cliniche, alla medicina di genere, alla lotta all’abusivismo sanitario e contro chi commette abusi nelle strutture sanitarie per anziani e disabili. E poi affrontiamo dopo 70 anni la riforma degli Ordini professionali sanitari riconoscendo anche nuove professioni, perché il mondo in questi decenni è cambiato”, così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin incontrando i giornalisti al termine della votazione in Aula alla Camera conclusasi con il sì al ddl che porta il suo nome.
 
Il ministro è chiaramente soddisfatta e spera in una rapida approvazione in terza lettura al Senato anche perché – ha detto – “questo ci permetterebbe di dare vita a una serie di decreti attuativi entro la fine della legislatura, soprattutto sulle sperimentazioni cliniche, molto attesi dal mondo della ricerca”.
 
E i problemi con gli ordini che hanno espresso il loro disaccordo su molti punti? Per il ministro sul testo alla Camera si è trovato “un punto di caduta”, ma non nasconde che qualche problema potrebbe persistere. Del resto ha detto “quando arrivano norme come queste che innovano profondamente il sistema è evidente che ci possa essere qualche timore per il futuro”.
 
“Ma gli Ordini, in ogni caso, - ha aggiunto – mantengono la loro autonomia e non dimentichiamo che restano sempre enti ausiliari delle funzioni dello Stato e che pertanto è giusto che ci siano delle innovazione nel sistema dei controlli e delle verifiche”.
 

 
25 ottobre 2017
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