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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

D’Ambrosio Lettieri (Dit): "Sui precari meglio tardi che mai. Abbiamo sostenuto con forza questa battaglia"

19 dicembre - “Governo e maggioranza si ricredono e così, dopo l’appello accorato dei giorni scorsi cui Direzione Italia ha risposto prontamente, alla Camera passa l’emendamento alla manovra - bocciato, invece, al Senato - che risolve il problema, tra gli altri, dei 3mila lavoratori precari della ricerca biomedica, impiegati con contratti flessibili nei 21 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici, che da gennaio rischiavano la disoccupazione. Tremila lavoratori altamente qualificati che hanno investito più di dieci anni della loro vita nella ricerca biomedica per un servizio utile alla intera collettività.
Come si dice, meglio tardi che mai. Ma quanto accaduto è la cartina di tornasole della incoerenza e dell’approssimazione con cui la sinistra governa il Paese, lasciando interi settori strategici e particolarmente sensibili anche per la salute pubblica, come la ricerca scientifica, nella più totale confusione
Dal canto nostro, abbiamo sostenuto con determinazione questa battaglia per difendere i diritti di tanti ricercatori precari che la circolare applicativa di quanto previsto dal decreto legislativo 75/2017 (Testo Unico del pubblico impiego) in materia di lavoro flessibile nelle pubbliche amministrazioni, per il superamento del precariato storico nella PA e firmata dalla ministra Madia, rischiava di lasciare fuori dal mercato del lavoro”.
 
Lo dichiara in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri (Dit), componente della Commissione Sanità del Senato.
19 dicembre 2017
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