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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Fismu: “Parlamento faccia presto. Servono azioni concrete e straordinarie per messa in sicurezza sanità pubblica”

22 gennaio - Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu valuta positivamente l’audizione della Fnomceo, oggi, alla Camera dei Deputati, sul nodo irrisolto dell’emergenza aggressioni, che colpisce da anni la sanità pubblica italiana. Per Francesco Esposito, segretario generale Fismu, il pacchetto di proposte presentato dalla massima istituzione ordinistica va nella giusta direzione: “È giusto prevedere la procedibilità d’ufficio per tutti i reati commessi contro gli operatori del SSN nell’esercizio delle loro funzioni, testualmente con il ‘rafforzamento dell’articolo 4, laddove prevede che i reati di percosse (art. 581 c.p.) e lesioni (art. 582 c.p.) siano procedibili d'ufficio, quando ricorre l'aggravante del fatto commesso con violenza o minaccia in danno degli operatori sanitari e socio-sanitari’. Così come consideriamo importante che si dia particolare attenzione ai reati di violenza sessuale e agli atti persecutori, rafforzando la disciplina già contenuta nel cosiddetto ‘Codice rosso’. Questo sul piano normativo”.
 
“Condivisibili anche tutte le altre osservazioni e iniziative della massima istituzione ordinistica - continua il segretario generale Fismu - cioè la messa in sicurezza (video sorveglianza, formazione e gestione dei rischi) e la modernizzazione delle strutture, coordinandosi meglio, e più efficacemente, con le forze dell’ordine, la riorganizzazione dei servizi, potenziandoli e migliorandoli (garantendo l’assistenza H24, aggiungiamo noi, ed eliminando turni massacranti e precarietà), ma anche nuove polizze assicurative per i professionisti, e ultimo ma non per importanza, la battaglia culturale e di sensibilizzazione per la cittadinanza”.
“I medici sono stanchi e molto preoccupati - prosegue - ed è importante evitare che si inseguano invece proposte demagogiche, irrealizzabili e incostituzionali, come quella avanzata da un sindacato in Portogallo (il problema è presente non solo nel nostro paese, ma anche in Francia e Spagna...) che proponeva di escludere dai servizi sanitari chi aggredisce un operatore del Ssn. Per essere esemplificativi: la Costituzione italiana (e non solo) garantisce la tutela della salute a tutti, anche agli assassini, ai mafiosi, ai terroristi, sarebbe quindi un assurdo giuridico eliminarla solo per chi commette un crimine di violenza contro un operatore sanitario. Si vada, invece, avanti con proposte concrete, abbiamo bisogno di serietà, perché è un tema drammatico, servono interventi urgenti e straordinari, sosteniamo quindi l’azione della Fnomceo - conclude Esposito - e appoggiamo le iniziative del ministro Speranza, chiedendo al Parlamento di fare presto. Se non ora quando!”. 
22 gennaio 2020
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