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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Sirm:  Anche la Radiologia è sempre più donna

14 giugno - Sono le prime della classe, ma poi la carriera professionale delle donne medico si interrompe. Ed è quanto accade anche in Radiologia, dove, secondo i dati 2010 diramati dalla SIRM, la presenza femminile è pari al 60% delle donne, ma quando si tratta di incarichi di primariato o di politica sanitaria, le percentuali scendono al di sotto del 20%.
“Più della metà delle donne radiologhe vorrebbe avere maggiori responsabilità nel proprio settore di competenza e un ruolo più attivo nella SIRM”, sostiene Roberta Polverosi, Consigliere SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica), ricordando come “tutte le donne radiologhe SIRM lavorano a tempo pieno e solo l’8% ha chiesto un part-time, affrontando quotidianamente tutte le problematiche che  il doppio ruolo di donna-lavoratrice comporta”. Una situazione a cui occorre far fronte per far sì che le donne non siano costrette a rinunciare al loro lavoro perché incompatibile con le responsabilità familiari. “A livello legislativo stiamo portando avanti proposte di legge per tutelare la donna che lavora in ambito sanitario”, ha assicurato la senatrice Dorina Bianchi, intervenuta al Congresso della SIRM. “Tra queste vorrei ricordare il disegno di legge per agevolare l’apertura di asili nido in ambito ospedaliero e la proposta di legge per aumentare i compensi degli uomini che chiedono il congedo di maternità, una proposta che, purtroppo, non è stata accolta. In più – ha aggiunto Bianchi – stiamo cercando di sensibilizzare maggiormente gli organismi competenti sulla salute della donna, incentivando un’attenzione “di genere” sulle diagnosi e sulle terapie”.
 
14 giugno 2010
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