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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Donne e medicina: i dati della Fnomceo

14 giugno - Anche se il 65% degli iscritti all’albo è uomo, in Italia il sorpasso dei “camici rosa” è solo questione di tempo. Poco tempo.
I dati arrivano direttamente dalla Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), che alle donne in sanità ha dedicato un’indagine e un convegno svolto a Caserta nel settembre 2007.
Analizzando il rapporto della Fnomceo per fasce d’età, si scopre infatti che tra i medici chirurghi sotto i trent’anni (25-29) il 63,4% è donna. Ma anche nelle fasce di età successive la presenza femminile è in maggioranza: ben il 59,6% tra i medici di 30-34 anni e il 51.9% tra quella di 35-39 anni. Per avere una netta supremazia degli uomini bisogna arrivare alla soglia dei 50 anni. Da quell’età in poi trovare un medico donna è assai più difficile: solo il 14% nella fascia d’età che va dai 60 ai 69 anni.
Tutti professionisti, però, prossimi alla pensione. Se a questo si somma il fatto che il trend delle iscrizioni alla Facoltà di Medicina è “in rosa”, è facile immaginare che in poco tempo la sanità italiana sarà in mano alle donne.
Nello specifico, nel 2000 si sono specializzati 3.367 maschi e 3.430 donne. Nel 2001 il gap si è allargato, con 3.201 uomini a fronte di 3.459 donne. E dal 2003 in poi la differenza è ancora più netta fino al solco del 2006, quando a specializzarsi sono stati 3.573 medici uomini e 4.817 colleghe donne.


Le donne preferiscono la pediatria
Dalla ricerca della Fnomceo, analizzando i professionisti per genere e specialità, un dato su tutti salta agli occhi: oltre 9 mila su un totale di 18.846 pediatri è donna. Tante anche le neuropsichiatre infantili: 1.387 su 2.368, il 58%. Tra i genetisti, oltre il 48% è donna. Poche, invece, le oncologhe, che superano di poco quota 1.000 su 3.755 medici oncologi in totale.
Percentuali bassissime anche nella cardiochirurgia (4,5%), nella neurochirurgia (7,4%) e nella chirurgia generale (9,4%).

Una carriera in salita
Malgrado il numero dei medici ‘in rosa’ sia sempre più corposo, la loro presenza nei posti di comando è ancora molto bassa. Ad esempio, su 2.282 consiglieri dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri, solo 361 sono donne, il 16%. Percentuale che si abbassa ulteriormente tra i professori ordinari di Medicina e chirurgia: su 2.018 docenti solo 167 sono donne, poco più dell’8%.
 
14 giugno 2010
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