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QS Edizioni - giovedì 16 maggio 2024

Cricelli (Simg): “Norma su farmaci aggrava carichi di lavoro dei medici”

31 luglio - “Esprimiamo delusione e sconcerto. La versione finale dell’emendamento sui farmaci è la dimostrazione di come si possano stravolgere giusti intendimenti di politica sanitaria, trasformandoli nell’italica abitudine delle soluzioni imposte dall’alto che si trasformano in burocrazia e scartoffie”. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), commenta così l’articolo 15 del decreto sulla spending review, e in particolare l’emendamento sui farmaci equivalenti che, “pur migliorato, prevede procedure a carico del medico inutilmente onerose”.

“Ci aspettiamo – aggiunge. Cricelli - che il processo di razionalizzazione dell’impiego delle risorse, indispensabile per l’Italia, venga affrontato in ben altro modo, concertando e collaborando con i medici di medicina generale e le professioni del Servizio sanitario nazionale, che sono una forza sana e consapevole del nostro Paese, oltre che con tutti i settori della sanità e della società. Al contrario, i contorsionismi dell’articolo, l’aggiungere oneri e orpelli da controriforma non rendono onore ai meriti delle professioni mediche del Servizio sanitario nazionale e, in particolare, della medicina generale, e aggravano i carichi di lavoro. Vorrei ricordare peraltro che cadono sistematicamente nel vuoto le nostre proposte di contribuire al governo del sistema ed alla sua sostenibilità con strumenti che da soli basterebbero a mettere sotto controllo la spesa sanitaria, salvaguardando l'efficienza dei servizi e la qualità delle cure. Tutto questo mentre una visione di politica sanitaria avanzata sta sviluppando un piano ambizioso finalizzato ad una nuova architettura dell'Assistenza Primaria”.

“Le cure primarie - conclude Cricelli - sono il comparto più efficiente del Sistema sanitario e hanno garantito la sostenibilità del comparto territoriale, il cui assorbimento di risorse non è cresciuto minimamente negli ultimi otto anni. Chiediamo al Governo e alle forze politiche e sociali un nuovo metodo di coinvolgimento e concertazione con i professionisti del Servizio sanitario fondato sulla fiducia e sulla valorizzazione delle capacità professionali”.
 
31 luglio 2012
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