toggle menu
QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Cittadinanzattiva: “Cittadini contribuiranno a far applicare legge”

11 ottobre - “A due anni dall’approvazione della legge 38/2010 sull’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, due cittadini su tre ne ignorano l’esistenza”.
Soprattutto, spiega l’Associazione “i principali diritti sanciti dalla normativa non sono rispettati nelle strutture sanitarie”.
 
Il triste dato emerge da diverse indagini condotte da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, che per l’occasione ha avviato la campagna ‘In-dolore’ con anche la diffusione della Guida pratica sulla legge 38/2010 e sui diritti del cittadino a non soffrire inutilmente.
La guida, fa sapere Cittadinanzattiva, sarà distribuita con iniziative in tutto il mese di ottobre in circa 70 città italiane, e il prossimo 13 ottobre nelle 100 piazze contro il dolore nel corso della II Giornata nazionale promossa dalla Fondazione Isal.
 
Alcuni dati: quando il bambino è ricoverato, il dolore viene registrato e trattato solo nel 16% dei casi. Gli stessi medici di famiglia, che hanno per legge un ruolo centrale nella lotta al dolore, ancora sono restii ad applicarla: ad esempio, come denuncia l’XI Rapporto sulle politiche della cronicità del Cnamc, che sarà presentato il prossimo 16 ottobre, il 46,4% non misura il dolore nell’anziano, il 28,6% lo sminuisce, il 25% lo registra solo se acuto. Di oppiacei poi neanche a parlarne: meno del 30% degli ospedali e il 17% delle strutture residenziali per anziani li somministra ogni volta che occorre.
 
Da dati del Ministero della Salute, è emerso che il dolore si registra prevalentemente nei reparti di chirurgia e con differenze regionali notevoli: Valle D’Aosta, Veneto e Friuli Venezia Giulia le registrano in tutte le strutture ospedaliere e in tutti i reparti; registrano il dolore in tutti i reparti chirurgici il Piemonte, la PA di Trento e l’Emilia Romagna.
“La legge 38 è una legge di grande civiltà, ma a vincere purtroppo è la scarsa informazione e un approccio culturale inadeguato nella cura del dolore” ha detto Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato. "Il nostro impegno, attraverso la campagna In-dolore, sarà quello di informare i cittadini sui propri diritti ed accrescere la loro consapevolezza su quanto possono fare per evitare le sofferenza inutili e far applicare la legge 38”.
11 ottobre 2012
© QS Edizioni - Riproduzione riservata