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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Federazione Veterinari e Medici: “Siamo delusi e la tensione aumenta”

17 ottobre - “Il Decreto Balduzzi che doveva riformare la sanità e sciogliere nodi cruciali che si trascinano da tempo ha lasciato falle grosse come una casa in un impianto normativo rimasticato dalla Commissione Bilancio e approvato in tutta fretta dalla Commissione Affari Sociali”. È quanto scrive in una nota la Federazione dei Veterinari e Medici (Fvm).
 
“Il testo - prosegue la Fvm -, sulla base di considerazioni che non hanno alcun riscontro economico, è stato ampiamente mutilato rispetto alla stesura che sarebbe stata necessaria. Il più violento degli insulti alle professioni mediche e sanitarie è tornato a galla. Si è voluto reinserire nel testo la ‘porcata Brunetta’, un dispositivo che mantiene ‘sotto schiaffo’ come nella migliore cultura mafiosa, un intero mondo professionale attraverso il sistema degli incarichi. I medici, i veterinari e i sanitari, che possono essere destituiti dall’incarico ricoperto anche se hanno superato una valutazione ottimale, rischiano di rimanere in mano della impenetrabile volontà politica ed amministrativa delle Aziende”.

Per la Fvm, “il clima delle aziende sanitarie evidentemente deve diventare uguale a quello della FIAT dove si può smobilitare anche una linea produttiva di qualità, a tutto svantaggio dell’assistenza ai cittadini. Perché il Governo, e le forze che lo sostengono, sono così cedevoli verso una norma incoerente con mondo della sanità riesumata dalla famigerata legge Brunetta?”, si chiede la Fvm che auspica che il “ministro della salute voglia recuperare nel passaggio al Senato questo ed altri elementi negativi inseriti nel decreto che macchiano ogni sua buona intenzione”.

“Il 27 ottobre, nel corso della manifestazione nazionale in difesa del sistema sanitario e dei livelli di protezione effettiva dei cittadini, ribadiremo le nostre richieste e – conclude la nota Fvm - ci auguriamo di poter riscontrare quanto prima un’iniziativa conclusiva del Governo e della maggioranza a soluzione dei problemi rimasti aperti”.
 
17 ottobre 2012
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