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QS Edizioni - mercoledì 15 maggio 2024

Aiom: "Dati preoccupanti. Pronti ad intervenire a fianco delle Istituzioni"

22 ottobre - “Non eravamo a conoscenza dei dati sull’incidenza di tumori nella zona dell’Ilva di Taranto, ma si tratta di numeri molto preoccupanti. Purtroppo sappiamo già da tempo del pericoloso rapporto esistente tra l’inquinamento ambientale e il cancro. Come oncologi medici siamo quindi a completa disposizione del Ministro Balduzzi e di tutte le Istituzioni sia per aiutare nella gestione dei pazienti, che per intervenire in materia di prevenzione, primaria e secondaria. Da parte nostra, attiveremo una task force di monitoraggio della situazione, già a partire dal 27 ottobre, data di apertura del nostro XIV Congresso nazionale”. Commenta così Stefano Cascinu, presidente dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), il report del progetto ‘Sentieri’, sviluppato dall’Istituto Superiore di Sanità per monitorare i siti italiani inquinati e presentato oggi a Taranto da Balduzzi.

Dal documento è emerso che, nelle zone che circondano l’acciaieria pugliese, l’incidenza di alcune forme tumorali è aumentata in maniera esponenziale. È stato registrato, ad esempio, un incremento pari a quattro volte di neoplasie femminili.

“Siamo perfettamente d’accordo con il Ministro Balduzzi quando afferma che è necessario uno sforzo, anche da parte della sanità pubblica, per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate”. "Come Aiom siamo a disposizione per questa campagna di prevenzione e, per le sedi in cui sono previsti, per incentivare gli screening - ha concluso Cascinu - diagnosticare i tumori in una fase molto precoce può aiutare infatti i pazienti a superare con successo la malattia”.
    
22 ottobre 2012
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