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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Non solo lati negativi: ecco i dati migliori della Relazione

18 febbraio - È vero che il consumo cresce tra donne e giovanissimi, e che il binge drinking è sempre più una modalità di consumo stabile in Italia. Tuttavia, nella nona Relazione al Parlamento sulla attuazione della Legge 30.3.2001 n. 125 in materia di alcol e problemi alcol correlati vengono segnalate anche alcune tendenze positive nell'evoluzione di alcuni indicatori di rischio, che incoraggiano, come sottolineato nella presentazione del Ministro della salute, a proseguire le politiche di contrasto attivate in questi anni a livello nazionale e regionale.
 
In particolare:
- nel corso degli ultimi cinque anni si evidenzia una tendenza alla diminuzione della prevalenza dei consumatori a rischio di sesso maschile, pari a 2,6 punti percentuali;
- nella popolazione di oltre 65 anni si conferma la tendenza al calo dei consumi giornalieri non moderati, che passa tra il 2003 e il 2011 dal 49,8% al 42% tra i maschi e dal 13% al 10,3% tra le femmine;
- tra il 2010 e il 2011  nella fascia di età  al di sotto dei 16 anni i consumi a rischio si presentano in calo, interessando nel  2011 il 14% dei ragazzi contro il 15,2% del 2010, ed il 9,7% delle ragazze contro il 12% del 2010, per un totale di 338.000  minori nel 2011 contro i 390.000 del 2010;
- tra le giovanissime ragazze di 14-17 si evidenzia a partire dal 2009 una tendenza al calo dei consumi fuori pasto;
- tra i giovani studenti italiani di 15-19 anni monitorati nell’indagine ESPAD si evidenzia negli ultimi anni una diminuzione degli episodi di ubriachezza e degli atteggiamenti favorevoli alla pratica di comportamenti a rischio quali  l’ubriacarsi una volta a settimana o il consumo quotidiano eccedentario;
- i giovani italiani di 15-24 anni monitorati da recenti indagini europee Flash Eurobarometro  risultano, in rapporto ai loro coetanei europei,  fra quelli che percepiscono maggiormente (oltre la media europea)  il rischio del bere regolare e sono al primo posto per la percezione del rischio del bere occasionale;
- continua il trend discendente del tasso nazionale di ospedalizzazione per diagnosi  totalmente  alcol attribuibili, in atto dal 2002 (che trova riscontro anche a livello regionale, sebbene con andamenti diversi nelle singole Regioni ) e della mortalità per cirrosi epatica;
- continua a diminuire il numero degli incidenti stradali e la percentuale di incidenti del venerdì e sabato notte in rapporto al totale degli incidenti notturni;
- si conferma, secondo i dati del sistema di sorveglianza PASSI, la tendenza alla diminuzione delle persone che guidano l’auto o la moto dopo aver bevuto nell’ora precedente almeno due unità alcoliche, che nel 2011 risultano il 9% degli intervistati contro il 12% del 2008.
18 febbraio 2013
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