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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Miotto (Pd): “La vera sfida resta l’appropriatezza”

4 giugno - Finita l’epoca del “tutto a tutti”? Per l’on. Anna Margherita Miotto del Pd le parole del ministro Lorenzin vanno interpretate.  “Io – ci ha risposto al termine dell’audizione – ho interpretato quel passaggio del ministro in questo modo: da quando c'è stata l'aziendalizzazione si è fatto i conti con la sostenibilità del sistema. Prima si pagava a piè di lista. Adesso è finito il piè di lista ma per dire questo occorre ancorare le scelte di un nuovo principio che è quello dell'appropriatezza delle cure. Questo la ministra non l'ha accennato ma è la vera sfida accanto alla centralità è l'assistenza. Questi sono i due problemi del Ssn nel tempo moderno”.
 
Per Miotto, comunque, “bisogna affrontare la questione di sistema perché non regge più”. “Se manteniamo il contratto bloccato dei professionisti, se non affrontiamo il precariato, se non ci rendiamo conto della carenza dei medici, se non diamo seguito al governo clinico secondo quanto previsto dal decreto Balduzzi e anche al rischio clinico – ci ha detto - rischiamo di avere una classe di professionisti che va in crisi”.
 
Altra questione di sistema sono i finanziamenti. E Miotto rilancia una serie di domande al ministro “Che fine hanno fatto i Lea fermi al Mef? E i finanziamenti per gli investimenti di cui non ha parlato?”. “Non possiamo fare ricorso a strumenti di finanza – ha sottolineato - perché il progetto di finanza è fallito perché scarica i costi di restituzione che ti fa il privato sui servizi che diminuiscono”.
 
“Lorenzin non ha detto nulla su questo – ha concluso l’esponente Pd - e credo che lei faccia conto sui privati”. Infine una battuta sull’intramoenia: “Niente nuove proroghe”, il parere netto di Miotto. 
4 giugno 2013
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