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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

D’Ambrosio Lettieri (Pdl): “Il ministro mi ha assicurato che universalismo e art.32 non saranno messi in discussione”

4 giugno - “La relazione del ministro è stata puntuale, adesso attendiamo le repliche perché ci sono alcuni punti su cui è necessario fare chiarezza”. Così il senatore Pdl Luigi D’Ambrosio Lettieri della Commissione Igiene e Sanità che abbiamo avvicinato al termine dell’audizione di Lorenzin. “Ad esempio – ci ha detto - il finanziamento di cui ha parlato anche il ministro nella relazione. La politica di tagli prevalentemente lineari a cui è stato sottoposto il bilancio della sanità evidentemente mette in pregiudizio la sostenibilità del sistema”. “E' necessario che vengano fatti degli approfondimenti – aggiunge - e aspettiamo le repliche del ministro”. “Ho trovato particolarmente apprezzabile l'attenzione che prioritariamente Lorenzin ha inteso destinare alla politica per la prevenzione primaria e secondaria, introducendo addirittura un concetto di prevenzione terziaria che mi trova particolarmente favorevole in riferimento alla necessità di sostenere in modo più efficace la riabilitazione in quanto – ha detto l’esponente Pdl - la nostra società invecchia sempre di più e guarisce sempre di meno. Quindi buona l'attenzione alla cronicità”.
 
“Sulla programmazione sanitaria credo che si metterà mano rapidamente a provvedimenti legislativi che completino il percorso di riforma di cui il nostro sistema sanitario ha bisogno. A partire dal governo clinico che dentro di sé chiude due aspetti, uno riguarda il principio della responsabilità professionale, che è un problema cruciale che resta non sufficientemente risolto – ha spiegato D’Ambrosio Lettieri - il secondo quello della medicina difensiva che pesa nei bilanci dello stato per diversi miliardi”.
 
“L'universalità della 833 del tutto a tutti, dalla culla alla tomba è ormai perso da tempo”, conviene con il ministro il senatore. “Bisogna avere il coraggio di andare verso un sistema di universalità selettiva – spiega - che dia un livello di copertura adeguato per quantità di prestazioni e qualità di prestazioni ivi compreso i principi di accesso ai servizi sanitari”. “In questa logica – sottolinea - anche il ruolo che il ministro ha inteso ricavare per la farmacia italiana merita considerazione. Io spero faccia dei sostanziali passi in avanti quella legge, voluta dal ministro Fazio e fortemente sostenuta da tutto il parlamento, sulla farmacia dei servizi che ha intenzioni positive ma che per larga parte non è ancora patrimonio comune della sanità italiana”.
 
Ma tornando al discorso del ministro sulla fine del “tutto a tutti”, D’Ambrosio Lettieri ci dice che ha avvicinato lui stesso il ministro per chiederle chiarimenti su quel passaggio. “Lei si è molto preoccupata di essere fraintesa – ci ha raccontato - mi ha detto che nei fatti noi siamo passati da un sistema dove c'era un concetto del tutto a tutti ad una universalità mitigata dove si spinge sull'appropriatezza della prestazione in modo da dare quello che è necessario dare a chi ne ha bisogno. Questo (sono ancora parole della Lorenzin) è stato uno degli elementi su cui poi si è organizzata la spesa sanitaria. Questo è nei fatti. Il sistema universalistico e l'articolo 32 ci sta a cuore e lo difenderemo, mi ha assicurato il ministro".
4 giugno 2013
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