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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Renzi incassa il “sì” dei partiti minori. Tranne Fratelli d’Italia che restituisce tessere elettorali

15 febbraio - Conclusasi la mattinata del secondo giorno di consultazioni lampo, il premier in pectore Matteo Renzi, oggi a Firenze per lavorare alla lista dei ministri, insassa intanto l’appoggio dei partiti numericamente minori e delle autonomie linguistiche.
Riccardo Nencini del Psi infatti al termine del colloquio con Napolitano ha detto che “la prossima settimana sarà decisiva e mi auguro conclusiva” aggiungendo, come richiesta a Renzi, una dettagliata “agenda di priorità”, che vada dall’atto unico sul lavoro, alla riforma fiscale, a quelle costituzionali.
 
Bruno Tabacci, Centro democratico, ha spiegato che per lui il governo del sindaco di Firenze significa “un passaggio verso un governo politico e ciò può dare fiato alla legislatura”. Si anche dal Movimento associativo italiani all’estero (Maie) e Alleanza per l’Italia (Api), che con Franco Bruno fa sapere che “occorre che ci sia la fiducia del Parlamento sulla base di un accordo chiaro e definito”.
 
Diverso il discorso e dunque la posizione delle Grandi autonomie e libertà (Gal). Le dichiarazioni di Mario Ferrara sono infatti più attendiste: “valuteremo – ha detto il presidente del Gruppo – se la parola ambizione si coniuga a capacità o a presunzione”.
 
Decisamente all’opposizione si collocherà invece il partito costola del centro-destra Fratelli d’Italia. Ad annunciarlo Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Maurizio Crosetto che stamattina durante il colloquio con il Capo dello Stato hanno consegnato simbolicamente al presidente della Repubblica le loro tessere elettorali. Protesta hanno spiegato per il fatto che si sta dando vita al “terzo governo consecutivo che passa sopra le teste degli italiani”. 
15 febbraio 2014
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