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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Mandelli (Fofi): "Ora la Farmacia dei servizi è più vicina". Per farla 250 milioni

25 febbraio - “Il Ministro della salute, On. Beatrice Lorenzin, ha tenuto fede a quanto dichiarato durante l’audizione in Parlamento del 4 giugno 2013 sulle linee programmatiche del Dicastero, nel corso della quale aveva appunto richiamato l’attenzione sulla necessità di 'continuare e completare il percorso iniziato dal Ministro Fazio per potenziare il ruolo delle farmacie convenzionate nell’erogazione dei servizi sanitari sul territorio. La Farmacia dei servizi, tenuto conto della presenza capillare delle farmacie sull’intero territorio nazionale, può garantire, con ridotti oneri per il SSN, prima assistenza e un’efficace missione di orientamento del cittadino verso gli altri presidi sanitari. Tale nuovo ruolo delle farmacie potrà comportare effetti virtuosi per la finanza pubblica, limitando l’accesso alle strutture ospedaliere e ai pronto soccorso in relazione alle effettive necessità dell’assistenza sanitaria, anche preventiva, con esclusione dei casi di domanda di servizi suscettibile di adeguata soddisfazione da parte delle farmacie'". A sottolinearlo è la  Federazione degli Ordini dei Farmacisti (Fofi) esprimendo il proprio apprezzamento per l'accordo Stato Regioni sulle Linee progettuali per l’utilizzo delle risorse vincolate che prevede, tra i diversi obiettivi, anche la realizzazione della farmacia dei servizi.
 
Si tratta, secondo la Fofi, di una "importante misura di sostegno economico allo sviluppo della farmacia dei servizi delineata sulla base dei contenuti del documento programmatico federale presentato a Palazzo Marini nell’ottobre 2006", per quale è stanziata la somma vincolata di 250 milioni di euro da ripartirsi tra le diverse Regioni sulla base della Tabella allegata all’accordo.
 
“L’inserimento della farmacia dei servizi nell’ambito della riorganizzazione della sanità territoriale è un riconoscimento che chiedevamo da tempo alle Regioni e che quindi giudichiamo come un fatto importante e positivo”, è il commento del presidente della Fofi, senatore Andrea Mandelli. “Ma nell’attesa di questo riconoscimento - prosegue Mandelli - non siamo certo rimasti inerti ma, anzi, abbiamo avviato una riflessione importante sull’evoluzione del servizio farmaceutico, nonché una sperimentazione scientifica, sul campo, dei servizi cognitivi che in tutti i paesi avanzati sono alla base di un reale coinvolgimento del farmacista di comunità nel processo di cura. Siamo quindi in grado di proporre alle Regioni una metodica, quella dell’MUR, di cui è già stata dimostrata la praticabilità in Italia e di cui stiamo sperimentando anche le ricadute cliniche e farmaco-economiche. Cosa fondamentale, è una modalità di intervento che ha già riscosso l’interesse dei medici di medicina generale”. E’ evidente, secondo la Fofi, che dall’implementazione del nuovo modello di farmacia ci si attende, come è successo in Gran Bretagna e in Canada, anche un contributo alla stabilità economica delle farmacie e, quindi, conclude il presidente della FOFI, “la possibilità di invertire la tendenza attuale in fatto di livelli occupazionali: la farmacia dei servizi può vivere soltanto se al suo interno operano professionisti competenti, aggiornati e in numero adeguato”.
25 febbraio 2014
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