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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Rimondi (Assobiomedica): “Bene il Governo sui tempi di pagamento”

12 marzo - “Ci auguriamo che il disegno di legge sui tempi di pagamento, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, porti a un azzeramento dei debiti degli enti sanitari per dare una scossa alla ripresa economica e alla filiera della salute, che conta su questi pagamenti dovuti per ripartire, investendo in ricerca e contribuendo a creare nuovi posti di lavoro e a rendere il sistema sanitario innovativo e di qualità. Ammonta ancora a 3 miliardi e 800 milioni lo scoperto registrato dalle imprese di dispositivi medici a gennaio 2014 con tempi medi di pagamento di 215 giorni. Confidiamo che il Governo Renzi saldi i debiti pregressi e contestualmente introduca meccanismi virtuosi che consentano di mantenere i tempi di pagamento nei tempi previsti dalla normativa europea”. Questo il commento del Presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi, sul disegno di legge sui tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione, approvato oggi in Consiglio dei Ministri.

“Siamo molto soddisfatti che l’attenzione del Governo Renzi si sia concentrata sul problema dei debiti della pubblica amministrazione – ha dichiarato Stefano Rimondi, Presidente di Assobiomedica -, ma è anche importante in questa fase non fare l’errore che è stato compiuto in Spagna: ovvero saldare tutto il pregresso, ritrovandosi però a distanza di un anno con tempi di pagamento di nuovo fuori controllo. È importante che Renzi ascolti le posizioni delle imprese, che possono dare un contributo fondamentale alla crescita, all’occupazione e al rilancio del Paese”.
 
Ad oggi, rileva Assobiomedica, “sono ancora troppi gli enti che registrano ritardi cronici” con punte che vanno dai 1.301 giorni di ritardo in Calabria (Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro) ai 1.090 giorni in Campania (Asl Napoli 1), dai 915 giorni in Molise ai 424 del Lazio (Asl di Fronsinone). “Il Patto per la Salute – ha concluso Stefano Rimondi, dovrebbe evitare ulteriori tagli e introdurre invece verifiche mirate sulla gestione delle singole strutture, con l’obiettivo di considerare anche i tempi di pagamento tra le inefficienze che danneggiano la Sanità e aggravano i costi”.
12 marzo 2014
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